Ci segnalano un articolo pubblicato sul Giornale il 29 novembre 2017:
Cambia la mappa della «Roma accogliente». Il Campidoglio ridisegna, zona per zona, le aree dove ospitare i migranti.
Ma non solo. Lancia anche proposte che faranno discutere. Come quella avanzata dall’assessore Laura Baldassarre in un’intervista al Messaggero: «Daremo mille euro al mese alle famiglie romane disponibili a ospitare un rifugiato». Un’idea non nuova. Viene tecnicamente chiamata «accoglienza diffusa». E si mette in pratica attraverso dei bandi pubblicati dagli enti locali. In questo caso, però, è la cifra che salta subito agli occhi. Un’idea «folle» tuona il Secolo d’Italia (giornale on line). In pratica si arriva a quella cifra moltiplicando per trenta i 35 euro al giorno che vengono dati dallo Stato alle cooperative e agli enti di assistenza che si occupano al momento di ospitare i migranti. È un modello che sta funzionando nei Paesi del nord Europa, sostiene l’assessore capitolino. Un modello che, però, su larga scala – come è quella che misura le grandezze di metropoli come Roma – è stato rodato solo a Milano. Insomma la novità è la partecipazione diretta delle famiglie romane al piano di accoglienza del Comune. Un piano che si pone in linea – spiega lo stesso assessore – con le direttive espresse dalle circolari che attuano il decreto Minniti. Una novità che è tutta da vagliare. Bisogna infatti vedere chi parteciperà. La Baldassarre ha spiegato, sempre nel corso dell’intervista, che l’amministrazione capitolina non lascerà sole le famiglie, ma che il piano prevede un lavoro concertato insieme ai centri di assistenza e con il «supporto del mondo associativo». E intanto la prossima settimana la giunta regionale (a guida Pd) discuterà una delibera con la quale procedere a un aumento di 750mila euro dello stanziamento per le strutture atte a ospitare i rifugiati.
L’«accoglienza diffusa» è un modo, almeno dal punto di vista dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi, di spalmare ancor più omogeneamente i migranti all’interno della città. Anche in zone centrali come Flaminio e Parioli, a esempio, potrebbero trovarsi famiglie disposte a ospitare migranti. Intanto il Campidoglio ha diffuso la nuova mappa delle strutture ideate per dare alloggio ai richiedenti asilo. Come già nel triennio 2014-2016, il quartiere Parioli non ospiterà migranti. Il numero complessivo, poi, dovrebbe diminuire da 2.396 a 1.655 alla fine del 2019. Non erano poi molti i municipi risparmiati dall’accoglienza nel passato triennio. Oltre ai Parioli erano soltanto in tre. E tra questi c’era Ostia. E guarda caso, a pochi giorni dal voto nel decimo Municipio (un voto che ha visto vincere la grillina Giuliana Di Pillo al ballottaggio contro la candidata di Fdi Monica Picca), arriva questa mappa che spiega come il municipio di Ostia-Acilia sia l’unico ad andare controtendenza e a passare da zero a 50 «ospiti». E viene spontaneo a Luca Marsella, già candidato di CasaPound per il voto a Ostia, vedere in questa tempistica un fatto tutt’altro che casuale. «Passate le elezioni i grillini calano la maschera – commenta – La Raggi è pronta a dare mille euro (dei nostri soldi) al mese a chi ospita un immigrato e presto aprirà un centro d’accoglienza ad Acilia. A difendere gli italiani c’è soltanto CasaPound». «Alla faccia delle famiglie romane in difficoltà! – gli fa eco Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla Camera della Lega – Una decisione folle che conferma quanto la Raggi non abbia proprio compreso in che condizioni stanno i romani».
Andando per ordine, Il Giornale cita un’intervista che Laura Baldassarre, Assessora alla persona, Scuola e Comunità solidale (qui la scheda sul sito istituzionale di Roma Capitale), ha rilasciato due giorni fa – 28 novembre – al Messaggero in un articolo intitolato “Roma, l’assessore Baldassarre: «Le famiglie romane potranno ospitare i migranti: avranno mille euro al mese»“. La stessa intervista è ripresa nell’analisi di Next Quotidiano. La Baldassarre fa riferimento all’Accoglienza diffusa di cui il Ministro dell’interno Marco Minniti aveva già parlato nel mese di ottobre durante un suo intervento ad Aosta (Il Sole 24ore). Attraverso l’Accoglienza diffusa, Minniti intende eliminare i grandi centri d’accoglienza:
I grandi centri di accoglienza per quanto ci si possa sforzare di gestirli nel migliore dei modi non possono essere la via maestra per l’integrazione.
Da tale principio, Baldassarre al Messaggero ha dichiarato che verrà aperta l’accoglienza alle famiglie, con le famiglie romane che potranno ospitare i richiedenti asilo secondo un modello del Nord Europa. A esse verrà corrisposta una cifra di circa 30-35 euro al giorno, dunque con il supporto delle associazioni e del Comune. Next Quotidiano spiega che in questo modo verranno alleggeriti:
… i centri di Tiburtino III e Tor Bella Monaca, zone già dal forte conflitto sociale tra residenti e ospiti, portando per la prima volta gli Sprar (le strutture per i richiedenti asilo) anche ad Acilia (nel X Municipio, quello di Ostia) e a Ottavia, la borgata dove risiede la sindaca Virginia Raggi, nel territorio del XIV.
Troviamo riscontro anche su Nanopress e su Secolo d’Italia. La tensione per la presenza di migranti, infatti, aveva già colpito il Tiburtino III (Huffington Post, Corriere).
Intanto attendiamo il bando e tutte le informazioni necessarie a offrirvi un’analisi migliore. Questo articolo è in aggiornamento continuo. Attendete dunque nuovi dettagli che avremo premura di riportarvi tempestivamente.
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