NOTIZIA VERA PRECISAZIONI Muore a causa del formaggio: il terribile scherzo dei bulli uccide Karan – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti l’apparentemente inesplicabile ritorno di una notizia del 2017, relativa alla morte di Karanbir “Karan” Cheema: cosa che si spiega con una maggior informazione.
Comincia tutto da un articolo del 2017 de Il Messaggero, dal titolo I bulli gli mettono il formaggio nel panino, Karan muore a 13 anni per allergia
LONDRA – Karanbir Cheema, detto Karan, era una ragazzino molto sensibile. Amava il calcio e frequentava corsi di karate, ma a scuola è stato preso di mira dai bulli e il dispetto sconsiderato è finito in tragedia. Karan è morto ad appena 13 anni.
Accade a Londra. Come riporta il sito Metro.co.uk, l’adolescente, che frequentava la William Perkin C of E High School, soffriva di diverse allergie. E il giorno della sua morte, presumibilmente, è stato messo a sua insaputa del formaggio nel suo panino. Formaggio a cui sarebbe stato allergico. A raccontarlo un amico di famiglia, Humaira Khan.
La storia di Karan secondo Il Messaggero (2017)
Effettivamente, Metro.uk pone la morte del giovane Karan, ragazzino tredicenne che sognava di diventare avvocato, il 28 Giugno del 2017, causa presunta di morte l’avvelenamento causato da un bullo che ha deciso di farcire il suo cibo col formaggio, alimento cui era allergico.
Il motivo per cui la vicenda è tornata in auge è che, come sovente accade con accuse gravi come l’omicidio (in questo caso, potremmo essere nell’equivalente locale dell’omicidio preterintenzionale per mezzo di veleno o altro mezzo di insidia, quando si intende usare il veleno o il mezzo insidoso per cagionare lesioni e nocumento a qualcuno e lo si uccide), in quest’ultimo anno il procedimento penale in capo ai bulli che tormentavano il piccolo Karan è andato avanti.
E con esso, ulteriori novità non ancora pervenute alla stampa Italiana. Come ricorda il Telegraph infatti gli esiti delle indagini hanno portato a raccogliere la testimonianza di un paramedico intervenuto, per cui i bulli non avrebbero avvelenato col formaggio il cibo di Karan, ma l’avrebbero coscientemente inseguito per flagellarlo con l’allergene, infilandogli pezzi di formaggio nei vestiti in modo da tenerlo a stretto contatto con la pelle
Titolo del Telegraph relativo alla morte di Karan
Un riassunto della vicenda viene offerto da un portale dedicato agli allergici, che cerca di fare ordine tra gli eventi. Useremo la loro ricostruzione degli eventi.
Che comincia dal fatidico 28 giugno, data in cui il piccolo Karan, allergico a latticini, uova, nocciole, farina, ed afflitto ad asma ed eczema cutaneo, viene colto da una crisi alletgica particolarmente violenta, inizialmente identificata presso i giornali come il risultato di un compagno di classe che ha messo formaggio nel suo panino, ma, nel corso delle indagini successive, rivelata al Telegraph dal paramedico inviato al soccorso come “possibilmente causata da qualcuno che ha inseguito il paziente con formaggio per infilarglielo sotto la maglietta”. Teoria questa che il paramedico Oppatt ha descritto come essegli stata confidata dal personale scolastico.
Ciò ha lasciato per lungo tempo il dubbio sulle due versioni: unico dato certo è che la crisi allergica, inizialmente severa ma non ritenuta mortale, è di seguito peggiorata, ed Oppatt si è trovato dinanzi ad un quadro clinico in costante peggioramento dove Karan si presentava in stato asmatico, in debito di ossigeno e cosparso di eczemi e rash cutanei.
Ogni tentativo di usare antiistamnici ed epinefrina è fallito, e dieci giorni dopo, a Luglio 2017, Karan è morto in ospedale.
Un compagno di classe è stato all’epoca tratto in custodia cautelare per tentato omicidio, ma senza alcun capo di accusa formalizzato nei suoi confronti: al momento, comunque non è più ritornato nella stessa scuola frequentata da Karan.
La difformità tra le due versioni dovrebbe comunque presto risolversi: la prossima udienza del processo è a Novembre.
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