Ci segnalano i nostri contatti il seguente articolo di Sky Tg24 sul possesso di armi. Perché segnalarci un articolo di Sky Tg24, facilmente riscontrabile peraltro sulla Gazzetta Ufficiale, è un mistero che ci eluderà per generazioni, ma passiamo oltre.
Partiamo da un punto focale: la norma non è una nostra idea, ma l’attuazione della Direttiva Europea 2017/853, relativa, appunto, al possesso di armi da fuoco. Quello che è farina del nostro sacco è l’estrema rapidità con la quale l’attuazione è avvenuta (basti pensare che il tanto vituperato GDPR è del 2016) e una scelta di campo insita nel rendere l’applicazione il meno restrittiva possibile, insomma usufruendo di tutte le possibilità concesse da quella che, a tutti gli effetti, è una delega per gli stati membri a procedere ad una armonizzazione della normativa.
Il risultato finale è un compromesso che insieme concede e toglie, ma con la definita impressione che le concessioni siano superiori alle limitazioni.
Limitazione di rango è la riduzione di un anno della durata per la licenza per la detenzione di armi, che passa dai sei ai cinque anni, in qualunque forma essa si presenti.
Seguita da una serie di concessioni, alcune a onor del vero dettate dalla modernità stessa: nuova procedura per la denuncia del possesso di armi passerà infatti dall’ormai ubiquitario strumento telematico della posta elettronica certificata e portali messi a disposizione del cittadino, nonché l’aumento delle armi detenibili dalle sei alle dodici: un vero e proprio raddoppio.
Cui aggiungere la possibilità di acquistare armi tipo guerra, ovvero
“Sono invece armi tipo guerra quelle che pur non rientrando tra le armi da guerra possono utilizzare lo stesso munizionamento delle armi da guerra o sono predisposte al funzionamento automatico per l’esecuzione del tiro a raffica o presentano delle caratteristiche balistiche o di impiego comuni con le armi da guerra” (art. 1, 2° comma, legge 110/75).
Ricordiamo comunque ai nostri amici aspiranti possessori di armi da fuoco che, nonostante la predisposizione, la norma nulla modifica sul divieto di detenzione di armi automatiche, e quindi non potrete realizzare il vostro sogno proibito di avere un mitragliatore automatico in casa: la predisposizione resterà virtuale, con la stessa normativa europea ad introdurre esplicitamente limitazioni (che comunque avevamo) in tal senso.
Decade anche l’obbligo di avvisare i propri conviventi del possesso di armi: ciò ha sollevato delle voci critiche, in un paese dove le violenze familiari e di genere sono tutt’altro che scomparse, ingenerando il dubbio che un abusatore possa così, avendone i requisiti, procurarsi armi di cui la sua potenziale vittima non potrà conoscere l’esistenza fino a che non sarà troppo tardi.
Nulla muta la direttiva riguardo ai requisiti per il possesso di armi da fuoco: bisognerà essere incensurati, non essere tossicodipendenti o alcolisti cronici, non soffrire di turbe mentali o psichiche e seguire un corso, sia pur di entità minima (mezza giornata).
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