Abbiamo dovuto attendere poco più di un mese affinché si concretizzasse un importante aggiornamento WhatsApp, ma a partire dal 4 settembre in Italia possiamo installare l’upgrade della popolarissima app con cui gli sviluppatori hanno deciso di rendere disponibile una funzione che, ne siamo certi, nel giro di qualche settimana non potrete più mettere da parte. Il discorso va scisso in due parti, ma è probabile che ora potrete mettervi alle spalle moltissime scocciature, oltre a messaggi di cui avreste fatto volentieri a meno.

WhatsApp per iPhone: anteprima delle immagini ricevute

Il primo aspetto cruciale riguardante l’aggiornamento di WhatsApp coinvolge gli utenti iPhone, in linea con quanto vi avevamo anticipato a fine luglio quando era stata distribuita la beta con la feature in questione. Nel dettaglio, secondo quanto riportato da WABetaInfo (per chi non lo sapesse, la fonte più attendibile al mondo sulla famosa app di messaggistica), gli utenti Apple potranno finalmente visualizzare in anteprima già dal menù notifiche un’immagine o un video ricevuto. Questo consentirà non solo di evitare di scaricare eventuali contenuti inutili, ma anche di consultarli senza far sapere al nostro interlocutore di averli visualizzati.

Una calmata ai gruppi con WhatsApp per Android

Non meno importante la novità che è stata introdotta tramite WhatsApp per Android. Anche in questo caso abbiamo la definitiva implementazione di una novità giunta in versione beta in piena estate, vale a dire quella di silenziare i membri dei gruppi che non risultano essere amministratori. In questo modo potrete porre un freno a tutti coloro che sono soliti bombardare di messaggi inutili i gruppi sotto la nostra gestione. Come? Accedendo a “Info gruppo” e toccando “Impostazioni gruppo”. Con gli eventuali paletti imposti, i partecipanti “non amministratori” potranno solo leggere i messaggi e al più rispondervi in privato selezionando la voce “Scrivi all’amministratore”.

Insomma, il doppio aggiornamento WhatsApp consente da un lato di dare meno peso a coloro che sono soliti inviarci contenuti multimediali poco interessanti, dall’altro quello di vivere finalmente all’interno di gruppi con una selezione più accurata di membri aventi diritto di parola.