Ci segnalano un articolo pubblicato su Soloitaliani l’8 Aprile 2017:
Un pedofilo che si filmava mentre stuprava un bimbo ancora con il pannolino, è stato arrestato per il “caso più grave” di abuso di minore. Il mostro, Robert McGregor, ha registrato video di atti sessuali con bambini, per 13 lunghi anni. E’ stato incastrato grazie alla memoria del suo computer. La polizia ha infatti trovato materiale pedo-pornografico, grazie al quale sono state identificate tre giovani vittime.
In un video, McGregor stuprava un bambino che ripeteva, disperato, “no” e “basta”. Il malato 36enne ha registrato un altro video in cui stuprava un indifeso bimbo di 3 anni, con il suo pannolino slacciato, che non diceva una parola. Un giudice ha detto a McGregor: “I tuoi abusi sessuali sono tra i più seri e scioccanti mai visti”.
Ha inoltre affermato che la vittima più giovane di McGregor era estremamente vulnerabile e che il materiale trovato sul computer del pedofilo, oltre a dimostrare i suoi crimini, mostra chiaramente che ha continuato, nonostante l’ovvio disagio delle vittime. Sul computer dello stupratore sono state trovate più di 2000 foto indecenti e 899 video, molti dei quali a un livello di abuso estremo. Molte immagini rappresentavano bambini di 12 mesi. McGregor avrebbe caricato su un’applicazione 5 video dei suoi stupri, che sarebbero stati visualizzati in Germania, America e Repubblica Ceca. McGregor è stato dichiarato colpevole per sei capi d’accusa.
Ha stuprato bambini, scattato loro foto, condiviso e mostrato video indecenti su internet per più di 13 anni. Un portavoce della NSPCC, società che cura la prevenzione di crimini sui bambini, ha dichiarato: “Gli abusi sui bambini da parte di qualcuno che gode della fiducia dei genitori è il peggior incubo di ogni famiglia. L’impatto delle spregevoli azioni di McGregor sui bambini coinvolti non possono essere sottovalutate”.
E aggiunge: “Gli abusi possono rovinare l’infanzia e condizionare gli individui in età adulta, quindi è vitale che le vittime ricevano aiuto e supporto per superare questo trauma”.
Troviamo riscontro sul Mattino, che il 14 Ottobre 2016 pubblica l’articolo “Pedofilo arrestato, le foto finiscono online: «Potrebbe aver colpito anche i vostri figli»“. Si parla di un «grande lavoratore che nel tempo libero di impegnava nel sociale offrendosi come baby-sitter e animatore». Il Mattino fa riferimento all’articolo “Savage child rapist who filmed his crimes and shared footage with other paedophiles is finally unmasked“, pubblicato sul Mirror il 14 Ottobre 2016.
L’orribile storia dell’orco Robert McGregor ha inizio quando il parente di una delle vittime pubblicò in rete una sua foto, per portare alla luce i fatti che lo avevano portato all’arresto, con l’accusa di abusi sessuali su tre minori. La foto venne consegnata al Daily Record per mettere in guardia le famiglie ed eventualmente far emergere nuovi capi d’accusa a ricostruire il suo percorso criminale. Sul Mirror leggiamo che McGregor era abile nel conquistare la fiducia delle famiglie, tanto da riuscire a trascorrere del tempo in sola compagnia dei bambini. Egli filmava i suoi stupri per poi condividerli con altri pedofili sparsi per il mondo. Tra le sue vittime vi erano bambini dai 3 ai 6 anni. Nell’ottobre 2016 – tempo in cui il Mirror ha pubblicato l’articolo – si legge che McGregor ha confessato i suoi crimini e che sarebbe tornato in tribunale a Gennaio 2017. Si rendeva disponibile con le famiglie per prendersi cura dei bambini e consentire il riposo ai genitori. Nel suo diabolico disegno li portava al cinema, a pesca e in campeggio.
Robert McGregor ha inflitto terribili abusi su bambini per 13 anni, a partire dal 2001, in tutta l’aera di Inverness (Scozia).
Dopo la segnalazione della Nation Online Child Abuse Prevention Agency, la Polizia irruppe nella sua abitazione e rilevò 2000 foto scandalose e 899 video.
In tribunale, il pubblico ministero Jo McDonald ha sottolineato che alcune immagini mostravano bambini di appena 12 mesi.
Il 6 Aprile 2017, sul Sun e sul Mirror leggiamo che Robert McGregor è stato condannato presso il tribunale di Edinburgo dopo essersi dichiarato colpevole di una lunga lista di reati sessuali. Esiste un video, inoltre, in cui McGregor abusa di un bambino di 3 anni, con addosso un pannolino. Il giudice Lady Charmichael ha dichiarato che il materiale video non solo dimostra gli atti criminosi del mostro, bensì fa notare quanto McGregor infierisse con gli abusi nonostante l’evidente fragilità delle vittime. Il suo nome verrà inserito nel registro dei molestatori sessuali a tempo indeterminato.
Dovrà scontare 10 anni di carcere, e altri cinque con misure cautelative dal momento della scarcerazione.
Notizia vera, dunque. Tristemente.
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