Ci segnalano un articolo pubblicato il 27 giugno 2017 su IVG – Il Vostro Giornale:
Albenga. Ha patteggiato un anno di reclusione ed è tornato libero Joseph Leni Farina, il ventitreenne che ieri è stato arrestato ad Albenga dopo aver tirato una testata al volto ad un sovrintendente della polizia municipale.
Il giovane, che era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, ha potuto beneficiare della sospensione condizionale della pena visto che era incensurato. Per lo stesso motivo Farina, che era assistito dall’avvocato Andrea Geddo, è tornato libero senza nessuna misura cautelare.
Le manette per lui erano scattate nel tardo pomeriggio di ieri quando aveva reagito con violenza ad un semplice controllo. Il vigile, impegnato in un normale servizio di pattugliamento del territorio, aveva avvicinato il giovane, senza fissa dimora, per chiedergli i documenti. Lui, dopo avergli detto di non averli, aveva reagito colpendo il sovrintendente con una violenta testata in faccia che lo aveva fatto cadere. Mentre il vigile veniva soccorso (ha rimediato un trauma facciale con frattura del setto nasale ed è stato giudicato guaribile in 30 giorni), i carabinieri ed alcuni colleghi del ferito si mettevano sulle tracce dell’aggressore.
Farina è stato poi rintracciato poco dopo e arrestato. Questa mattina l’epilogo della vicenda con il processo per direttissima in tribunale.
Il 26 giugno Massimo Berruto, agente della Polizia Locale di Albenga, si trovava tra Porta Molino e Porta Torlaro per accertarsi sull’identità di alcuni clochard. Uno di essi, alla richiesta di esibire i documenti, ha reagito colpendo Berruto con una testata al volto provocandogli una frattura del setto nasale, dandosi poi alla macchia (La Stampa). L’agente ha dunque chiamato in soccorso i colleghi e i Carabinieri, che hanno individuato e arrestato l’aggressore.
Joseph Leni Farina, 23 anni, italiano e incensurato, è stato processato per direttissima ieri mattina (27 giugno) con la difesa dell’avvocato Andrea Geddo (Il Secolo XIX), ottenendo il patteggiamento per un anno di reclusione. In virtù dello status di incensurato gli è stata concessa la sospensione condizionale della pena (RSVN.it, La Stampa), in questo modo Leni Farina è stato rilasciato senza misure cautelari a suo carico.
La sospensione condizionale della pena, regolamentata dagli artt. 163 e 168 del Codice Penale, si applica su un reo condannato a una pena inferiore ai due anni di reclusione. L’esecuzione della pena viene sospesa per cinque anni quando si parla di delitti e due anni quando invece si parla di contravvenzioni. Se entro il periodo di sospensione il soggetto non ha commesso altro delitto o altra contravvenzione, il reato si estingue.
Joseph Leni Farina dovrà dunque astenersi dal commettere altri reati della stessa natura per cinque anni.
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