Circola online la notizia di un presunto post, a firma del segretario di Rifondazione Comunista di Rimini Paolo Pantaleoni, su Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: “Ma non è ora che impicchino i due marò?“.
La notizia è vera. Il post è stato rimosso dallo stesso Paolo Pantaleoni, il quale avrebbe chiesto scusa sostenendo che la sua è stata una battuta infelice: “Si trattava di una battuta e mi scuso con quante e quanti l’hanno considerata un’affermazione seria“.
Successivamente risponde sia alle critiche mosse nei suoi confronti da Gasparri e Salvini, non negando il suo post e contestando il loro intervento.
Di seguito la risposta a Gasparri:
Gasparri: “Parole ignobili che solo un celebroleso può pronunciare”
Pantaleoni: “Maurizio almeno l’italiano scrivilo correttamente se no che nazionalista sei? Si scrive cerebroleso non celebroleso”
Di seguito la risposta a Salvini:
Salvini: “Il segretario di Rifondazione Comunista di Rimini prima scrive su Facebook “non è ora che impicchino i due MARÒ?”, poi si scusa dicendo che era “una battuta, forse infelice”, poi aggiunge che “sono più gravi le affermazioni di Salvini, che istiga all’odio”. Questo signore ha dei problemi, questo signore va aiutato.”
Pantaleoni: “Oh peró.
Anche Salvini trova il tempo di interessarsi alle battute (del cazzo e di cui mi sono
scusato) che posso aver fatto sul mio profilo facebook.
Spero che la sua idea di aiuto che vuole offrirmi non sia lo “sparare ai barconi” o la ruspa contro i campi dove vivono donne e bambini o ancora il tipo di aiuto che è stato dato (secondo lui) dalle forze dell’ordine a stefano cucchi o a federico aldrovandi…
no, perché, Salvini, quelli non sono aiuti, giusto per chiarire…
Se invece volesse destinare i diamanti di Belsito, non a me, ma a qualche progettualità sociale, magari quelle in cui pratico la mia militanza sociale la ringrazierei molto.
Ammiro molto la sua buona fede perchè Maroni e Bossi probabilmente sapevano della Tanzania.
Lei sono certo di no.
Credeva fosse in Asia”
Pantaleoni si è dimesso da segretario di Rifondazione Comunista di Rimini. Ecco il comunicato stampa, pubblicato anche sul suo profilo:
COMUNICATO STAMPA: HO DETTO UNA COLOSSALE SCEMENZA, RIMETTO IL MIO INCARICO
L’ho detto nei giorni scorsi alla stampa locale, lo ripeto oggi: il mio post sui marò è stato una colossale scemenza, di cui mi scuso con tutte le persone che ho urtato, ferito ed infastidito. La mia voleva essere una battuta a fronte dei tanti politici che usano parole violente contro i profughi e gli stranieri, ma – ribadisco – è stata una battuta sbagliata e altrettanto violenta: una violenza verbale che è esattamente ciò in cui non credo. Perciò sono doppiamente mortificato. Mi scuso anche con il mio partito, Rifondazione Comunista, con la comunità politica di donne e di uomini di cui faccio parte: ciò che ho scritto è distante anni luce da ciò che pensa e pratica il Prc. Mi scuso sapendo che in questi giorni siamo impegnati a fianco del popolo greco e invece Rifondazione andrà sui giornali per questa mia scemenza. Convinto di tutto questo, rimetto il mio incarico a disposizione della Federazione di Rimini.
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