Ci segnalano questo articolo pubblicato il 13 Novembre 2016 su ZonaGrigia News:
Cinque nigeriani sono stati arrestati dai carabinieri per aver rapito e stuprato per giorni una ragazza. Sono Cross Agbai, 34 anni, Majesty Wibo, 31 anni, Amaize Ojeomkhhi, 27 anni Lucky Okosodo, 23 anni e Lawrence Ko Oboh, 40 anni. La ragazza di 20 anni di San Cataldo (Caltanissetta) stava trascorrendo una giornata in un casolare con alcuni amici, bevendo diversi alcolici. Tanto da perdere i sensi. E qui intervengono i rapitori.
La ragazza si è svegliata dopo giorni dallo svenimento e si è trovata in una casa abusiva occupata dai cinque nigeriani. E’ stata violentata per giorni. Oltre ai ripetuti rapporti sess**ali con i cinque nigeriani, la ragazza è stata obbligata a prostituirsi con altri immigrati, che pagavano somme di denaro agli aguzzini in cambio delle prestazioni sessuali. Per evitare urla e proteste, la giovane (che è anche stata rasata in testa) sarebbe anche stata drogata: lo confermerebbero le analisi realizzate all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta.
L’incubo è finito venerdì scorso. In un momento di distrazione dei “carcerieri”, la giovane è riuscita a chiamare la famiglia. Che non era per nulla in ansia per lei, visto che spesso era solita restare fuori casa da amici. Una volta “liberata”, la ragazza ha denunciato il terribile accaduto ai carabinieri che hanno fatto partire indagini e arresti. I cinque nigeriani sono stati accusati di riduzione in schiavitù, violenza sess**ale, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti. I carabinieri stanno anche cercando due complici.
Con tutto l’umano dolore e la viscerale rabbia che si provano quando ci si imbatte in tragedie simili, ci ritroviamo ad affermare che la notizia è vera. No, non ci siamo limitati alla fonte riportata da ZonaGrigia (Last_Webs), bensì abbiamo cercato riscontro presso le testate nazionali ufficiali. La prima conferma arriva da Libero Quotidiano il 1° Dicembre 2015, poi seguono Il Giornale nella stessa data e ancora TGCom24. Maggiori dettagli si trovano su Repubblica, pubblicato ancora il 1° Dicembre 2015. A confermare, ulteriormente, troviamo Il Secolo d’Italia.
Repubblica ci informa che la giovane universitaria di soli 20 anni era stata privata dai suoi averi, tra cui vestiti, documenti e cellulari. Una volta fuggita, ha condotto i carabinieri nelle due abitazioni presso le quali era stata tenuta in ostaggio. Una volta fermati, i cinque carcerieri hanno negato le accuse, ma il GIP Marcello Testaquatra ha convalidato gli arresti e disposto la detenzione in carcere. Carabinieri e unità cinofile si sono messi, poi, alla ricerca di altri complici.
L’emittente locale TeleFuturaNissa Caltanissetta aveva realizzato un servizio, disponibile su YouTube:
Tremendamente, la notizia è dunque vera. ZonaGrigia News e Last-Webs la riportano come attuale, ma l’abominio si è consumato alla fine di Novembre del 2015.
Solo questa precisazione, nient’altro. Sì, avremmo tanto desiderato che fosse una bufala.
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