NOTIZIA VERA PRECISAZIONI “Mercati vi insegneranno a votare”, bufera su commissario Ue – bufale.net
Questa rinnovata campagna post-elettorale sta decisamente scivolando verso il basso, rotolando senza posa verso il grottesco andante. Ci si mettono anche i commenti dall’estero e l’inevitabile botta e risposta, reso, nell’età dell’informazione, ormai istantaneo
Comincia tutto quando con un tweet mattutino ora modificato (ma non nel contenuto) il corrispondente Bernd Thomas Riegert, comincia un bizzarro gioco del telefono senza fili, avente per punto di vertice il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger, annunciando
‘The markets will teach the Italians to vote for the right thing’, told me
#EU commissioner#Oettinger in an exclusive interview in Strasbourg. More on@dwnews (full interview tonight at 21.00 DW/German)‘I mercati insegneranno agli Italiani a votare nel modo giusto’, mi he detto il commissario
#EU#Oettinger in un’esclusiva intervista a Strasburgo. Maggiori dettagli su@dwnews (intervista completa questa notte alle ore 21.00 DW/Germania)
Il tweet, non più visualizzabile nella sua formulazione iniziale, viene rimodulato in questa formulazione finale
The markets and a “darkened” outlook will teach #Italy‘s voters not to vote for populist parties in the next elections, told me #EU commissioner #Oettinger in my exclusive interview for @dwnews in Strasbourg. “I can only hope that this will play a role in the election campaign.” pic.twitter.com/lSYczLYa2U
— Bernd Thomas Riegert (@RiegertBernd) 29 maggio 2018
‘I mercati ed una prospettiva più “tetra” insegneranno ai votanti Italiani a non votare i populisti alle prossime elezioni’, mi he detto il commissario
#EU#Oettinger in un’esclusiva intervista per@dwnews a Strasburgo. “Spero soltanto che questo abbia un ruolo nella prossima campagna elettorale”
Abbiamo evidenziato i cambiamenti dal Twitter iniziale al secondario: come vedete, davvero poca roba, il contenuto di fondo resta uguale, seguito da una serie di precisazioni ulteriori
#Oettinger‘s quote: „ My concern and expectation is that the coming weeks will show that developments in #Italy‘s markets, bonds and economy will become so far-reaching that it might become a signal to voters after all to not vote for populists on the right and left.” More… pic.twitter.com/tzp3GT5juY
— Bernd Thomas Riegert (@RiegertBernd) 29 maggio 2018
“La mia speranza e preoccupazione è che nelle settimane successive gli sviluppi nel mercato azionario italiano diventeranno così gravi da essere un segnale agli elettori di non votare i populisti sia a destra che a sinistra”
Nonchè
#EU commissioner #Oettinger: „That has to do with the possible government formation. I can only hope that this will play a role in the election campaign and send a signal not to hand populists on the right and left any responsibility in government.“ #Italy pic.twitter.com/1mUMyS7XuP
— Bernd Thomas Riegert (@RiegertBernd) 29 maggio 2018
“Questo è relativo alla prossima formazione di un governo. Spero solo che questo abbia un ruolo nella campagna elettorale e dia un segnale forte relativo a non affidare responsabilità di governo ai populisti”
Il senso generale resta quello: non un diktat come passato dalla stampa recentemente, ma una previsione, un giudizio tranciante e negativo sulle capacità di forze definite come populiste di governare portando a casa risultati.
Il che ci porta a depotenziare la portata della critica agli italiani, ma non gli effetti sulla stampa locale, tranne per poche commendevoli eccezioni.
Da cui, nonostante il nostro iniziale tag notizia vera, riferito all’esistenza fisica dei Twitter, abbiamo dovuto aggiungere un secondo tag per fermarvi e costringervi a leggere l’articolo prima di commentare.
Il primo Twitter, e tutti gli altri nella loro presente formulazione, sono arrivati alle forze politiche italiane, ottenendo un effetto imprevisto: in un clima elettorale dove i partiti si saltano alla gola per cannibalizzarsi in un assetto balcanizzato e frammentato, per la prima volta tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sono riunite nell’indignazione
Immediate le reazioni. “Juncker faccia tacere il commissario Oettinger e gli altri commissari che regolarmente intervengono a sproposito nel dibattito politico italiano causando danni all’Unione Europea e a chi in Italia è impegnato a difendere la nostra appartenenza all’Europa – dichiara il ministro dello Sviluppo uscente, Carlo Calenda – Queste intrusioni sono intollerabili. Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta”.
“Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Il commissario europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara ‘i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta’. Se non è una minaccia questa… Io non ho paura, #primagliitaliani!” scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.
I Cinquestelle, con la capodelegazione al Parlamento europeo, Laura Agea, chiedono al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di “smentire immediatamente il commissario Oettinger. Le sue parole – prosegue – sono di una gravità inaudita e sono la prova delle evidenti manipolazioni che la democrazia italiana ha subito negli ultimi giorni. Juncker deve intervenire e difendere la volontà popolare, la democrazia e il voto libero di tutti i cittadini europei. Non deve essere un Commissario tedesco a dire come gli italiani devono votare, né qualche speculatore finanziario. Oettinger ha gettato la maschera e deve dimettersi!”.
“Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l’Italia” twitta il reggente del Pd Maurizio Martina.
“Assurde e inaccettabili” le parole di Oettinger per Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “I nostri cittadini sono in grado di decidere autonomamente come scegliere i propri rappresentanti, senza bisogno di suggerimenti. Le affermazioni del commissario Ue rischiano di alimentare ulteriormente l’anti-europeismo. Non ne avevamo proprio bisogno”, chiosa l’esponente azzurra.
Non resta ora che preparare i Popcorn per vedere l’intervista in integrale sulla programmazione serale tedesca.
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