Giovanni ci segnala un articolo pubblicato oggi, domenica 4 gennaio 2015, dal sito Tp24.it dal titolo “Matteo Renzi vara la sanatoria del gioco d’azzardo. Legalizzate 7000 sale slot in Italia“. Il dubbio formulato è il seguente: “Mi pare di capire che qui non ci siano fonti”. Le abbiamo cercate e confrontate con il testo della Legge di Stabilità (Legge 23.12.2014 n° 190 , G.U. 29.12.2014).
Riportiamo di seguito un estratto dell’articolo segnalato da Giovanni:
La cosa è passata sotto silenzio. L’avesse fatta Silvio Berlusconi, avremmo avuto petizioni, comunicati stampa di sindacati, movimenti, magari di qualche associazione antimafia, titoli dei giornali, ashtag divertenti. […] Si tratta di una sanatoria del gioco d’azzardo illegale in Italia, contenuta nelle pieghe dell’ultima legge di stabilità. Il tutto insieme ad una “marchetta”, alla SISAL, la società concessionaria dei servizi di gioco a pagamento, fondata nel 1946.La colpa ce l’ha il Superenalotto. Siccome vincere è quasi impossibile, con il tempo gli italiani si sono disinteressati al gioco. Ecco allora un emendamento, molto strano, alla legge che dispone che il ministero dell’Economia e delle Finanze possa ridurre il prelievo, aumentare il payout (e quindi l’appetibilità), i premi, gli importi giocabili e la frequenza delle estrazioni “per i concorsi che abbiano registrato un calo di almeno il 15% annuo nell’ultimo triennio“. In pratica, il Superenalotto. Pertanto il governo ha pensato, per riavvicinare gli italiani, di aumentare la percentuale di vincita. Il che significa tutto e il suo contrario: da un lato potrebbe rivelarsi una mossa tale da invogliare i cittadini a giocare di più (con aumento delle entrate fiscali); dall’altro, se la mossa non fosse sufficiente, il risultato sarebbe di diminuire le già scarse entrate attuali, in quanto una fetta delle stesse finirebbe nelle tasche dei vincitori. Un’arma a doppio taglio, insomma.
Vediamo un po di fonti. I senatori del Movimento 5 Stelle ne avevano parlato lo scorso 19 dicembre 2014 sul loro sito (rimbalzato da Il Fatto Quotidiano lo stesso giorno e citati il giorno dopo dal Huffingtonpost). Per quanto riguarda i media “tradizionali”, di questo fatto ne aveva già parlato Sergio Rizzo del Corriere della Sera in un articolo del 23 dicembre 2014 dal titolo “Esplora il significato del termine: Spunta la grande sanatoria per favorire giochi e FiscoSpunta la grande sanatoria per favorire giochi e Fisco“. Oltre a Rizzo ne aveva parlato anche Chiara Daiana de Il Fatto Quotidiano il 21 dicembre 2014 con l’articolo “Legge di stabilità, una sanatoria per i centri-scommesse illegali“. Citiamo anche Giornalettismo, che ne aveva parlato il 23 dicembre 2014. Da quanto abbiamo visto fino ad ora, la cosa non sembra passata sotto silenzio, e l’emendamento colpevole è il n. 3.4102 proposto dal Governo.
L’articolo della Legge di Stabilità (Legge 23.12.2014 n° 190 , G.U. 29.12.2014), che tratta questo argomento, è il 650:
art. 650. In considerazione del generale dovere di conservazione dei valori patrimoniali pubblici, nonche’ di quello particolare di assicurare il miglioramento dei livelli di servizio in materia di giochi pubblici, al fine di preservarne lo svolgimento e di salvaguardare i valori delle relative concessioni, oltre che garantire una equilibrata concorrenza fra i concessionari di giochi diversi, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e’ consentita l’adozione di ogni misura utile di sostegno dell’offerta di gioco, incluse quelle che riguardano il prelievo, la restituzione in vincita e la posta di gioco, nei casi in cui la relativa offerta di specifici prodotti denoti una perdita di raccolta e di gettito erariale, nell’arco dell’ultimo triennio, non inferiore al 15 per cento all’anno. In tali casi, tenuto conto della sostanziale natura commerciale delle attivita’ di gioco oggetto di concessione, con i conseguenti obiettivi ed ineliminabili margini di aleatorieta’ delle relative scelte, i provvedimenti adottati ai sensi del presente comma non comportano responsabilita’ erariale quanto ai loro effetti finanziari.
Passiamo ora alla sanatoria delle Sale Slot.
Al di là della questione SISAL, l’emendamento contiene anche una sorta di sanatoria per i bar e i negozi che permettono il gioco senza concessione statale. In sostanza, a questi esercizi la legge permette la messa in regola in seguito al pagamento di una specie di penale, entro il 31 gennaio 2015. Sempre alla faccia di chi invece fa le cose in regola.
Sergio Rizzo parlava già nel suo articolo della “legalizzazione di 7 mila sale”. L’articolo della Legge di Stabilità (Legge 23.12.2014 n° 190 , G.U. 29.12.2014), che tratta questo argomento, è il 643. Ne riportiamo il testo di introduzione e il comma “a” che descrive quanto citato dall’articolo del sito Tp24.it:
art. 643. In attesa del riordino della materia dei giochi pubblici in attuazione dell’articolo 14 della legge 11 marzo 2014, n. 23, per assicurare la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza, nonche’ delle fasce sociali piu’ deboli e dei minori di eta’, a decorrere dal 1º gennaio 2015 ai soggetti attivi alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in considerazione del fatto che, in tale caso, il giocatore e’ l’offerente e che il contratto di gioco e’ pertanto perfezionato in Italia e conseguentemente regolato secondo la legislazione nazionale, e’ consentito regolarizzare la propria posizione alle seguenti condizioni:
a) non oltre il 31 gennaio 2015 i soggetti inoltrano all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, secondo il modello reso disponibile nel sito istituzionale dell’Agenzia entro il 5 gennaio 2015, una dichiarazione di impegno alla regolarizzazione fiscale per emersione con la domanda di rilascio di titolo abilitativo ai sensi dell’articolo 88 del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, nonche’ di collegamento al totalizzatore nazionale, anche mediante uno dei concessionari di Stato per la raccolta di scommesse, con il contestuale versamento mediante modello F24 della somma di euro 10.000, da compensare in sede di versamento anche solo della prima rata di cui alla lettera e);
[…]
Vi ricordiamo che la legge è già stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2014.
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