Matteo Renzi, il 30 luglio 2018, affermava che Daisy Osakue fosse stata picchiata da un gruppo di razzisti. A tal proposito i nostri lettori ci segnalano un post pubblicato il 2 agosto sulla pagina Facebook Figli di Putin:
Quel che emerge è che l’ex Premier si è contraddetto in pochissimi minuti.
Gli autori di Figli di Putin dicono il vero, perché troviamo le stesse parole in un tweet lanciato sul profilo ufficiale di Matteo Renzi il 30 luglio alle 11:47:
#DaisyOsakue è una campionessa italiana. Ieri è stata selvaggiamente picchiata da schifosi razzisti. Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una EMERGENZA. Ormai è un’evidenza, che NESSUNO può negare, specie se siede al Governo. Italia,#torniamoumani
Pochi minuti dopo, alle 11:55 dello stesso 30 luglio, Matteo Renzi ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook, offrendo una versione differente:
Ieri sera Daisy Osakue, una donna italiana, cittadina italiana, atleta italiana è stata aggredita. Non sappiamo se ancora una volta si tratti di un caso legato al razzismo, come già avvenuto più volte nelle ultime settimane. Ma è evidente che il clima di aggressione verbale e non solo verbale va combattuto. Siamo in una emergenza educativa e culturale. Sono certo che nessuno può negarne l’evidenza, specie chi – stando al Governo – rappresenta anche noi. Combattiamo insieme la schifezza chiamata razzismo. Italia, torniamo umani.
Ricordiamo, considerato l’argomento, che il lancio di uova che ha ferito Daisy Osakue non ha una matrice razzista, come confessa uno degli autori e altri episodi si erano verificati anche nei giorni precedenti, come nel caso di Brunella Gambino alla quale abbiamo dedicato un articolo.
Dunque, è vero che Matteo Renzi, in un primo tweet, aveva attribuito al razzismo l’episodio di Daisy Osakue, ipotesi che le indagini hanno poi smentito.
In ogni caso, i problemi legati al razzismo non sono da sottovalutare. Né ora, né mai.
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