I nostri lettori ci segnalano un post nel quale si denuncia un fatto avvenuto a Macerata, il 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione. Come riportato anche dalla stampa nazionale, in piazza Battisti è stato allestito un fantoccio con le fattezze di Benito Mussolini da colpire con un bastone, come nel tradizionale gioco della pentolaccia:
ecco il buon 25 aprile!!
Questa è la vostra pacificazione.
Questo è l’esempio che diamo alle nuove generazioni.A Macerata ecco i Giochi educativi per bambini.
Prendi a bastonate il fantoccio di Mussolini appeso e vinci le caramelle.A parti invertite una cosa simile sarebbe giustamente un delitto da stigmatizzare ma si sa alla sinistra ed ai “liberatori” tutto è permesso!!
Questo sempre di più sta smettendo di essere il paese in cui voglio crescere i miei figli.
Vergogna!!
Su Repubblica, Il Messaggero e Il Fatto Quotidiano leggiamo che l’iniziativa è nata per idea del Collettivo Antifà e Palestra Popolare:
Alle polemiche scatenate a seguito della diffusione della notizia, sulla pagina Antifa Macerata è stata pubblicata una replica:
Dopo la pignatta antifascista di ieri in piazza a Macerata, sui social network si sta scatenando un’ondata di indignazione e perbenismo.
Piazzale Loreto è una pagina oscura della storia italiana, è vero. Ma non nel senso in cui oggi la si ricorda, con rappresentazioni traballanti e incorniciate di timori e relativismi. Piazzale Loreto è un rimosso, è il rimosso storico di un paese che ha dimenticato che la liberazione non è stata calata dall’alto e che non ha risparmiato sangue, sofferenze e dolore. La liberazione è stata innanzitutto una lotta di liberazione, fatta di pistole, spari, brutalità e violenza. La sconfitta del nazifascismo ci da il diritto di celebrare la vittoria, di seppellire l’odio con una risata, anche se amara.
Perché dal nazifascismo non ci si libera né con le vane speranze, né con le parole o il dialogo. Perché il fascismo non è un’opinione. Come disse Pertini: il fascismo è la negazione delle opinioni. Il fascismo è violenza e oppressione fondate su violenza e oppressione. La violenza della lotta di liberazione da parte di migliaia di partigiane e partigiani, invece, era basata sulla voglia di libertà, di giustizia, di autodeterminazione.
Il fantoccio in piazza Cesare Battisti questo ci ricorda: che la liberazione dal nazifascismo non è mai stata una partita a bocce.
Non ci sorprendiamo nell’apprendere che la pignatta, una rappresentazione di cartapesta ripiena di caramelle, una provocazione muta che ci ricorda questa storia, provochi scandalo e indignazione. Conosciamo bene il perbenismo e l’ipocrisia di chi ha la pancia piena e tempo da spendere nei social. E i leoni da tastiera si scagliano ora contro di noi e ci augurano la morte, il terremoto, la tortura. Sono questi i pacifisti? Adesso chi è che sta istigando all’odio indiscriminato e alla violenza?
Nel frattempo, però, il pubblico rimane indifferente, muto, indaffarato a fare altro di fronte alla violenza reale, perpetrata a popolazioni reali, con morti e feriti reali, in Siria e in Rojava, come nel mare Mediterraneo, tomba di migliaia e migliaia di giovani, vecchi e bambini. Come a Firenze il 5 Marzo e a Macerata il 3 Febbraio, dove un neofascista stragista viene osannato o nel migliore dei casi giustificato, mentre un fantoccio di cartapesta suscita lo scandalo di tutti.
Questa è l’ipocrisia colpevole che volevamo svelare. Non puntiamo a convincervi, ci basta mostrarvi cosa siete diventati.
E non ci lasciamo strumentalizzare: la pignatta antifascista, così come i cartelloni informativi, il fumetto di Zerocalcare e il concerto, nascono da nostre idee. Non abbiamo bisogno di patrocini da parte di nessuna istituzione, smettetela di scambiarci con altri collettivi e con i “centri sociali”. Meriti e colpe della performance di ieri sono da attribuire esclusivamente ad ANTIFA MC: la pignatta antifascista è stata un’iniziativa indipendente del nostro gruppo realizzata senza nessun supporto esterno e in totale autonomia. Gli amici della Palestra Popolare, con i quali abbiamo condiviso la piazza ieri, non hanno avuto nessuna parte nell’organizzazione delle nostre attività.
Infine, ci preme dirvi: non nascondete la vostra voglia di repressione dietro a dei bambini. Quei bambini hanno giocato e si sono divertiti, ed è finita lì, con un pugno di caramelle in tasca. Non sarà certo una pignatta a costringerli a confrontarsi con un mondo intriso di violenza e odio. Per questo gli basterà crescere, vivere nella società razzista a cui li state consegnando, apprendere delle guerre a cui partecipate facendo finta di niente.
ANTIFA MC
Il Sindaco di Macerata Romano Carancini e l’intera Giunta Comunale di Macerata hanno diffuso un comunicato il 26 aprile:
Le iniziative programmate in piazza Cesare Battisti non sono state organizzate dal Comune, né patrocinate dalla Giunta comunale, né finanziate. Gli uffici comunali, procedendo secondo regolamento, hanno concesso l’occupazione di suolo pubblico come da richiesta presentata dall’associazione Collettivo CSA Macerata in collaborazione con l’Associazione ASD Popolare Macerata per occupare dalle ore 14 alle 20 del 25 aprile la piazza con un gazebo, un tatami e un tavolo allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti. Si precisa che la richiesta di suolo pubblico è una pratica burocratica che può essere fatta da tutti e di norma, se non si ravvisano motivi di sicurezza, viene concessa senza nessuna valutazione da parte dell’Amministrazione.
Carancini ha definito l’iniziativa ignobile e indegna. Il 27 aprile Alessandra Mussolini ha voluto incontrare il Sindaco per chiedere di scusarsi con la famiglia Mussolini:
La notizia, dunque, è vera.
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