NOTIZIA VERA L’Ordine dei Medici scende in campo contro le bufale – bufale.net
Qualcuno deve arginare la diffusione delle bufale. Eh, lo sappiamo bene noi, siamo qui apposta, e ne vediamo di ogni colore.
Ma anche e sopratuttto i medici ne vedono di ogni tipo, e per loro la situazione è ancora più atroce: quando noi condividiamo del fact checking relativo a bufale in campo medico, come quelle di pretesi supercibi più forti della chemioterapia, improbabili combinazioni di limone, bicarbonato e peperoncino degne più di uno sketch di Lino Banfi, plastiline magnetiche per bambini spacciate per cellule tumorali depositate in piattini di plastica da supermarket e sottoposte ad improbabili esperimenti con pezzi d’aglio e metalli, sappiamo benissimo di non essere medici e, con umiltà, chiesto ed accettato il consiglio dell’esperto, ci limitiamo a ribadire la falsità delle bufale esaminate, consigliandovi di rivolgervi ad un vero medico.
Il bufalaro no: il bufalaro, è, sostanzialmente, un avvoltoio che fa facile preda della disperazione, e si pone, volontariamente, in posizione antagonistica col medico. Una percentuale sin troppo alte di bufale descrive il medico come un assassino, un macellaio servo dell’ubiqua Big Pharma, vera e propria multinazionale del Male sulla falsariga di organizzazione come la Spectre nemica di James Bond, Agente 007 e l’Impero del Crimine Shocker nemico dei Kamen Rider supereroi di fumetti e serie televisive orientali che, curiosamente, preferiscono curare i loro malati e prevenire le medicine fornendo loro farmaci al momento giusto, dietro prescrizione e dopo un’accurata visita anziché consigliare beveroni e bibitoni degni di Amelia la Strega che Ammalia e della Maga Magò dei fumetti Disney più che della vita reale.
Il risultato è tristemente ovvio e fa parte della cronaca: persone che hanno rigettato i benefici della medicina astiosamente, tornano poi dal medico implorando per un miracolo che a quel punto non esiste, perché se facile è curare un tumore preso in tempo, o se vaccinando un bambino gli eviti il rischio di gravi malattie, davanti ad un tumore con metastasi diffuse o gravi complicanze di malattie solo all’apparenza semplici non puoi fare niente.
I medici lo sanno, e non pensiate che di questo non soffrano: il Giuramento di Ippocrate gli impone di non nuocere e di aiutare la popolazione: ma un qualsiasi bugiardello con una connessione Internet ed il bisogno di arrotondare il magro (se non assente) stipendio coi banner pubblicitari riesce a disfare la sua opera.
Parte così un’iniziativa lodevole dell’ordine dei medici, che attacca, come ogni terapia, da più punti di vista.
Il primo è il portale Dottore… ma è vero che?, un vero e proprio motore di ricerca, sullo stile di Google, che fornisce una raccolta di articoli e brani semplici nella loro lettura, che possono anche essere letti in elenco alfabetico
Il secondo è una sezione del Portale dell’Istituto Superiore della Sanità, chiamata Falsi Miti e Bufale che sceglie invece la strada di articoletti più brevi e semplici, quasi delle slide sullo stile di quelle proiettate nelle scuole, categorie ognuna con una decina di brevi ed essenziali articoli che raccolgono le bufale più diffuse sull’argomento. In questo caso non c’è neppure bisogno di un vero e proprio motore di ricerca: basta semplicemente cliccare sul Tastone-Argomento ed ogni dubbio sarà risolto
Naturalmente, l’apporto solo virtuale non basta: per questo, nel mese in corso ci aspettano numerosi appuntamenti fisici con l’Ordine dei Medici, sotto l’egida dell’iniziativa Una Bufala ci seppellirà,
Ancona; Arezzo; Avellino; Bari; Benevento; Bologna; Bolzano; Cagliari; Caserta; Cosenza; Cremona; Foggia; Forlì Cesena; Genova; Lecco; Milano; Napoli; Novara Palermo; Pavia; Ragusa;Ravenna; Roma; Rovigo; Salerno; Savona; Siena;Torino;Trieste; Venezia; Vicenza: sono queste le trentuno città – ma presto potrebbero aggiungersene altre – che, dal 14 maggio in poi, vedremo tappezzate con i manifesti sei metri per tre della campagna ‘shock’ della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), nata per attirare l’attenzione dei cittadini sui pericoli delle fake news in medicina. Trentuno sono infatti gli Ordini che hanno voluto aderire a questa campagna che mutua le tecniche della pubblicità per sensibilizzare su temi di salute e sanità e che ha tra i suoi punti di forza, oltre al messaggio che farà sicuramente discutere, proprio la partecipazione ‘massiva’ degli Ordini, che reitereranno tale messaggio nelle diverse province di Nord, Centro e Sud.
“La Fnomceo è impegnata già da tempo, da almeno due anni, nella lotta serrata contro le fake news sulla salute – spiega il Coordinatore dell’Area Strategica della Comunicazione, Cosimo Nume -. Tappe importanti sono state l’emanazione del Documento sui vaccini, i corsi per giornalisti, in particolare quelli al ministero della Salute, ‘Perché vaccinarsi’ (2016) e ‘La comunicazione della salute al tempo delle fake news’ (2018), quello proposto, nel 2017, nell’ambito del Festival della Tv e dei Nuovi media di Dogliani, dal titolo ‘Mitologia della salute e false argomentazioni, l’era delle bufale’ e poi, sempre nel 2017, quello di Siena ‘Comunicare in sanità: Relazione di cura e cura della relazione’, tutti accreditati nell’ambito della Formazione professionale continua dell’Ordine dei Giornalisti. Da febbraio, poi, è on line il nostro sito Dottoremaveroche, che nasce con l’intento di mettere a disposizione di tutti, cittadini ma anche medici, buona informazione sulla salute. Ora al nostro arsenale si aggiunge una nuova arma, con un registro completamente diverso, uno stile più provocatorio che mira a colpire, come un pugno nello stomaco, i cittadini, per sensibilizzarli ulteriormente al problema”.
Una serie di spiritose ed irriverenti, ma realistiche, didascalie, raffiguranti delle immaginarie lapidi, una vera e propria Spoon River della salute (fonte ANSA) mostreranno e ricorderanno ai cittadini a partire dal 10 Maggio che, purtroppo, di bufale si muore, direttamente o perché impediscono l’accesso alle cure doverose e legittime.
Diffidate dunque dalle bufale, e chiedete sempre al medico.
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