Se vi state chiedendo se i pavoni possono volare, la risposta è sì, ma non con compagnie americane. Così potremmo sdrammatizzare la storia che sta facendo il giro del web che riguarda una signora a cui è stato negato di salire sull’aereo con il suo pavone, un animale che lei ha presentato come animale da supporto emotivo.
La maggior parte delle compagnie aeree commerciali, oggi, consente ai passeggeri con disabilità di portare con sé animali da supporto emotivo o animali da assistenza ma, come recentemente scoperto da un cliente di United Airlines, ci sono alcune limitazioni a tale politica che non sono negoziabili.
Come riporta il sito d’informazione Snopes, la notizia è stata diffusa a partire da un post pubblicato su Facebook da Jet Set TV, un talk show con tema viaggi:
La storia è avvenuta all’aereoporto di Newark Liberty. Nonostante i pochi dettagli, le testate giornalistiche nazionali come Fox News hanno ripreso la storia dopo aver confermato con United Airlines che la donna e il suo pavone avevano un volo prenotato, ma è stata negata loro la carta d’imbarco.
La portavoce della compagnia aerea ha spiegato al team di Snopes che l’animale non rispettava le linee guida sugli animali di supporto del Dipartimento dei Trasporti USA «per una serie di motivi, tra cui il peso e le dimensioni». Inoltre per l’accettazione degli animali da supporto ci sono delle regole che riguardano la salvaguardia della salute altrui, il paese d’arrivo ed eventuali restrizioni, e così via.
Se al pavone viene negato di volare, non gli viene negato però di usare Instagram. Dexter, così si chiama, ha un proprio profilo (dexterthepeacock) e fa sapere ai suoi followers che è arrivato sano e salvo a destinazione, ma viaggiando in auto.
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