Ci sono moltissimi servizi in giro che possono migliorare il nostro modo di utilizzare lo smartphone e, tra questi, non possiamo non menzionare le applicazioni più utili per individuare il numero che ci sta chiamando, anche quando questo sulla carta dovrebbe apparirci come anonimo. Si tratta di app dall’efficacia indiscutibile, perché come potremo notare dalla singole analisi fanno il 100% il proprio dovere. Il più delle volte in modo gratuito e senza vincolarci in alcun modo a determinate piattaforme. Ci sono tuttavia delle informazioni che dobbiamo assolutamente assorbire oggi 2 ottobre.
Vedere per credere il caso di TrueCaller, indubbiamente tra le applicazioni più utili in questo particolare contesto, in quanto offre agli utenti non solo il nome del mittente, ma anche informazioni aggiuntive sulla sua natura (ad esempio, se si tratta di un call center). Ed è anche gratuita. In seconda battuta abbiamo Whocalld, che invece lavora sui numeri per noi sconosciuti. Ha un costo pari ad 1 dollari e lavora su utenze cellulari e fisse di tutto il mondo, consentendoci l’accesso ad un database infinito.
In ultimo, occhio a Sync.me, con cui otterremo informazioni sul mittente anche in relazione al profilo Facebook, Twitter o Linkedin. Tutto molto bello, ma quali sono le controindicazioni delle applicazioni più utili per capire chi ci sta chiamando? Fondamentalmente, scaricandole sarete voi in primis a fornire alle singole piattaforme delle informazioni sulla vostra utenza, finendo a vostra volta nei rispettivi database. In questo modo la banca dati si arricchirà di un’altra voce. Già, quelle stesse voci che successivamente vi aiuteranno ad identificare un mittente.
Conseguenze? In primis la privacy del vostro numero andrà a farsi benedire, eventualmente anche per successivi riutilizzi per comunicazioni commerciali da parte di chi fornisce queste app. In secondo luogo, anche i contatti presenti nella vostra rubrica saranno “accessibili”. Pensate solo a quante volte un’app vi chiede appunto di avere accesso all’elenco dei contatti presenti sulla vostra memoria. Una serie di considerazioni, quella del 2 ottobre, che in qualche modo integra lo studio condiviso poche settimane fa sulle nostre pagine in riferimento ad una lunghissima serie di applicazioni che hanno creato non pochi danni qui in Italia. In primis ai possessori di uno smartphone Android. Anche a voi è capitato di scaricare una delle applicazioni più utili in circolazione, ma allo stesso tempo pericolose per la propria privacy? Segnalateci qualche eventuale new entry da aggiungere al discorso odierno.
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