Il blog indipendente FocusTECH.it ha pubblicato, in data 14 maggio 2016, un articolo dal titolo “Grotta rumena sigillata per 5,5 milioni di anni: è piena di strane creature”.
L’articolo (qui il testo completo) racconta di come nella “Movile Cave” si sia realizzato un “ecosistema molto particolare (…), un ambiente pericoloso con un’atmosfera velenosa“. Ed è fondamentalmente vero.
La grotta di Movile (in romeno Peştera Movile, e non c’è nessun motivo per darle un nome inglese al di fuori di un paese anglofono) si trova nei pressi del Mar Nero e si addentra nel sottosuolo per diverse decine di metri, fino a giungere sotto il livello del mare. Secondo il volume Astrobiologia, le frontiere della vita edito da Hoepli, la grotta è stata isolata dall’ambiente aereo della superficie terrestre da un tappo di calcare “fino al giugno 1986, quando venne scoperta a causa di sondaggi (…) per la costruzione di una centrale elettrica. La grotta deve essere rimasta isolata per più di cinque milioni di anni, quando il clima di quella terra è passato da tropicale a temperato e l’antico mare della Sarmazia si è ritirato (…). Le specie animali allora esistenti sono sopravvissute rifugiandosi in nicchie ecologiche isolate come questa caverna”.
Il post in analisi continua parlando di un “mondo parallelo al nostro, pieno di strane creature che si caratterizzano per essere capaci di sopravvivere agli alti livelli di anidride carbonica e idrogeno solforato presenti nell’aria (…). La grotta diventa più affollata di insetti mano mano che l’aria diventa più irrespirabile per l’uomo”. Quest’ultimo punto viene confutato da Wikipedia (qui il link), per la quale “il 99% delle creature acquatiche della grotta vive nei primi 10 cm sotto la superficie dell’acqua” dove è presente un minimo di ossigeno. Effettivamente, però, l’ecosistema delle grotte di Movile è atipico e autosufficiente, basandosi su una catena predatori-prede che include vermi, scorpioni d’acqua, batteri e funghi. Come affermato anche dall’articolo in esame, molti degli animali hanno gli occhi solo nella prima fase di vita, per poi perderli nel corso dello sviluppo. Diffusa anche la mancanza di pigmentazione a causa dell’oscurità ambientale.
L’articolo, infine, parla dell’alta selettività che il governo della Romania usi nel gestire gli ingressi nella grotta. A parte facili complottismi, la grotta è protetta dalla città di Mangalia e dall’Accademia Romena delle Scienze ed è soggetta alle leggi romene sulla protezione ambientale, interessate, in particolare, a evitare l’ntroduzione di specie alloctone e limitare l’accesso ai soli motivi scientifici.
L’articolo si chiude parlando di “alcuni scienziati che stanno anche prendendo in considerazione l’idea di riproporre questi batteri per combattere il riscaldamento globale”. Effettivamente, i batteri presenti nelle grotte di Movile sono fondamentali nell’ecosistema, sia per sintetizzarne elementi sia fungendo da alimento per le specie più grandi… tuttavia, sapere cosa prendano in considerazione alcuni scienziati è lungi dalle mie possibilità di indagine.
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