La notizia è fondamentalmente ripresa dal The Sydney Morning Herald (qui il link), storico quotidiano conservatore australiano. E sembra vera.
L’incipit dell’articolo (qui il testo completo) è “Fumava fino a un grammo di cannabis al giorno, e questa abitudine poteva costargli un arto. Un uomo australiano ha evitato a stento un’amputazione dopo essere diventato il primo paziente nel Paese a ricevere una diagnosi di arterite da cannabis”.
La malattia, assolutamente rara, è stata diagnosticata a un uomo di 26 anni, recatosi al Frankston Hospital di Melbourne in seguito alla mancata guarizione di un’ulcera sul piede.
L’uso abitudinario di cannabis avrebbe provocato un accumulo di placche intorno a un’arteria del suo alluce causando una sorta di ischemia dell’arto inferiore.
A supportare la vericità dell’evento ci sono delle frasi riconducibili al chirurgo David Soon che secondo diversi siti internazionali (ad esempio qui) avrebbe presentato il caso durante il Congresso scientifico del prestigioso Royal Australasian College of Surgeons (RACS) tenutosi effettivamente quest’anno allo Brisbane Convention & Exhibition Centre.
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