NOTIZIA VERA Erdogan: l’Occidente è più preoccupato per i diritti degli animali e dei gay che per la Siria – bufale.net
Ci segnalano la seguente notizia, targata L’Antidiplomatico
Rivolgendosi al popolo turco nella provincia di Kocaeli, nel nord del paese, Erdogan ha criticato ancora una volta i suoi omologhi europei che non prestano attenzione alea “grida di aiuto di centinaia di migliaia di rifugiati siriani”.
“Vergogna per quelle persone che sono sensibili alla situazione di balene, foche e tartarughe senza ascoltare la situazione di oltre 23 milioni di siriani che vivono in difficoltà.” E’ con questa frase che il presidente turco ha iniziato il suo discorso di denuncia.
Erdogan ha sottolineato in particolare che l’UE spesso ha messo la sua sicurezza, il benessere, il comfort al primo posto, pur rifiutando di prestare attenzione ai problemi di coloro che cercano solo di sopravvivere.
“Vergogna per quelli tra gli occidentali che, invece di essere sensibili alla situazione di donne, bambini e persone innocenti che hanno bisogno del loro aiuto, sono preoccupati per le libertà, i diritti e le leggi sul matrimonio gay”, ha detto.
Nel suo discorso, il capo dello Stato turco non ha perso l’occasione per criticare le politiche dei singoli paesi, come la Danimarca. Ha detto che l’intenzione di Copenaghen di confiscare gli oggetti di valore dei migranti per compensare i costi generati del loro arrivo nel paese ricorda “i giorni della schiavitù in cui la vita delle persone era stimata sulla base dei soldi nel portafogli, i gioielli indossati sulle mani e al collo. “
La notizia, confermata, è stata in questi giorni battuta da Le persone e la dignità, blog gestito in cooperazione tra Amnesty International ed il Corriere della Sera, dal Guardian, da Associated Press (MailOnline) e dal Washington Post.
Le parole, correttamente riportate, trasudano volontà di bacchettare quella che, a dire di Erdogan, è aperta indifferenza se non mentalità colonialista che porterebbe, sempre a suo dire, l’Occidente a provare nessuna pietà per le condizioni dei siriani in difficoltà.
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