NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Veterinario amatoriale taglia le corde vocali ai cani -Video

Pubblicato da NewNotizie.it:

Hanno suscitato scalpore e disapprovazione le immagini che riprendono un veterinario cinese che, senza alcun titolo professionale, offre il servizio di debarking al centro di un mercato per una cifra irrisoria (dai 5 agli 11 euro). L’uomo ed il suo collega sono sotto inchiesta non per aver effettuato l’operazione in se, ma poiché pare che operassero senza licenza. L’operazione, vietata in molti paesi del mondo, non è illegale in Cina ma per effettuarla bisogna avere una regolare licenza ed uno studio veterinario che rispetti le norme di igiene e salute per il bene degli animali sottoposti all’intervento.
Le immagini hanno suscitato maggiore scalpore in occidente dove il debarking, un’operazione di rimozione delle corde vocali ai cani che lasca i poveri animali impossibilitati ad esprimersi, è vietato. Inoltre nel video si vede palesemente che il veterinario opera in serie i cani con gli stessi strumenti senza mai preoccuparsi di sterilizzarli. Per quanto riguarda il discorso legato alla crudeltà sugli animali non tutti sono d’accordo: i clienti del veterinario abusivo, infatti, sostengono che i cani non abbiano patito alcun dolore, prima dell’operazione visto che gli è stato somministrato un anestetico. Inoltre a chi li critica per aver tolto ai cani la possibilità di abbaiare rispondono che è sempre meglio effettuare un’operazione del genere piuttosto che abbandonarli o farli abbattere.

Ecco il contestato video tratto da un articolo del quotidiano britannico ‘Metro’.

Metro e il Sun hanno pubblicato la notizia, ma la fonte che più ci è sembrata esaustiva questa volta è il Daily Mail, che a sua volta cita il servizio del reporter del Chengdu Business Daily che ha denunciato la vicenda.

In questi giorni, un sedicente veterinario (privo di qualsiasi permesso) si è occupato di rimuovere chirurgicamente le corde vocali di numerosi cani, in una postazione abusiva presso il mercato dei fiori a Qingbaijiang, uno dei nove distretti di Chengdu (sud-est della Cina).
Nel video e dalla testimonianza del giornalista, l’assistente (donna, non uomo come nel pezzo decisamente pressapochista di NewNotizie.it) si occupa di tenere aperta la bocca dei cani anestetizzati tramite l’utilizzo di due cinghie. Il livello di igiene è inesistente: gli animali sono operati all’aperto, nella sporcizia, trattati come fossero pezzi di una catena di montaggio: in un’ora, vengono rimosse le corde vocali di circa 10 cani (quindi un cane ogni 5/6 minuti), per un costo che si aggira tra i 50 e i 100 yuan (dalle 5.62 sterline alle 11.24). Gli strumenti non vengono sterilizzati tra un’operazione e l’altra.
Il reporter si è finto un potenziale cliente, e Mr. Zeng (il “veterinario”) ha confermato di non avere alcuna autorizzazione, e di aver appreso la tecnica da “altre persone” negli anni.

‘Why do you need a licence? The inspection is not strict and no one is checking anyway,’ Mr Zeng can be heard saying.

‘Perché dovresti aver bisogno di autorizzazioni? I controlli non sono severi e in ogni caso nessuno verifica,’ ha affermato Mr. Zeng.

Le operazioni sono andate avanti per un paio di giorni: una soffiata ha portato gli ufficiali forestali ad effettuare un controllo. Alla mancata presentazione dei permessi, è stato intimato a Mr. Zeng di interrompere l’attività in attesa di ulteriori controlli.

Mr Zeng’s service did not meet the standards of an animal clinic, according to China’s Animal Epidemic Prevention Law.

L’attività di Mr. Zeng non soddisfa gli standard di una clinica veterinaria, secondo la legislazione cinese per la prevenzione delle epidemie animali.

Le affermazioni dei clienti del sedicente veterinario sono vere: c’è chi ha portato a operare il proprio cane perché ha ricevuto delle lamentele dai vicini per il chiasso. Se si pensa che un buon addestramento può arginare il “problema”, la pratica risulta ancora più inutile e crudele, una procedura invasiva con il rischio di serie complicazioni – cosa che confermano svariate associazioni animaliste.

According to Humane Society Veterinary Medical Association, devocalisation is an invasive procedure with the inherent risks of anesthesia, infection, blood loss and other serious complications.
Dogs could suffer breathing difficulties and increased level of stress and risks of threats to safety as a result of the operation.
Animal rights group PETA Asia explained that devocalisation took away dogs of their natural ability to vocalise and communicate. An officer from the group said the procedure ‘is unnecessary and inherently cruel’.
Irene Feng, director of Animals Asia’s Cat and Dog Welfare, agreed that devocalisation is a cruel and harmful operation to dogs.
‘It is being carried out in unsanitary conditions risking pain and infection for the animal, while such mutilation is obviously extremely negative for the dogs’ welfare and quality of life,’ Ms Feng stressed.

Anche il South China Morning Post ne parla nel dettaglio, facendo riferimento proprio a un corretto addestramento e al fatto che ora sono state avviate delle indagini sull’attività abusiva dell’uomo:

Ye also suggested that the owners could take their dogs to a training centre rather than resort to surgery, adding: “Barking is a behaviour that can be changed after training.” […]
Chinese regulations state that anyone who performs medical procedures on an animal must have a licence.
Regulators have confiscated the tools from the man and an investigation is under way, the newspaper reported.

La cosa interessante da sottolineare è però che il cosiddetto debarking non è un’operazione legale (o perlomeno parzialmente legale) solamente in Cina. In Oregon, il tribunale ha imposto a una coppia di rimuovere chirurgicamente le corde vocali dei cani in loro possesso proprio perché giudicati troppo fastidiosi dai vicini di casa (si tratta di cani da pastore, a guardia di un gregge di pecore). Una vicenda recentissima (fine agosto), riportata dal Washington Post.

Debarking is a surgical procedure in which parts of a dog’s vocal folds or cords are cut out in an effort to lower the volume of its barks or, more severely, to eliminate the dog’s ability to bark altogether, according to the American Veterinary Medical Foundation.

The procedure is partially prohibited in six states, according to the AVMF. Many animal welfare organizations oppose it, as do some veterinarians.

“Debarking is not a medically necessary procedure,” Jeffrey S. Klausner, chief medical officer of the Banfield Pet Hospital, told the New York Times in 2010. “We think it’s not humane to the dogs to put them through the surgery and the pain. We just do not think that it should be performed.”

Secondo l’Avma (American Veterinary Medical Foundation), ci sono:

There are currently six states that have laws prohibiting devocalization of dogs under certain circumstances. Massachusetts, Maryland, and New Jersey prohibit devocalization except in cases where it is medically necessary as determined by a licensed veterinarian. Pennsylvania prohibits devocalization of any dog for any reason unless the procedure is performed by a licensed veterinarian using anesthesia. California and Rhode Island make it unlawful to require the devocalization or declawing of animals as a condition of real estate occupancy.

Strait Times propone un’analisi in cinque punti sul debarking, che riportiamo in sintesi:

1. L’operazione non rende del tutto afono l’animale, ma si limita a ridurne il volume della voce
2. Nell’operazione esistono rischi di complicazioni
3. D’altro canto, alcuni veterinari che praticano l’operazione asseriscono che i cani, una volta ristabiliti, non soffrirebbero di alcuna conseguenza
4. La pratica è vietata in Gran Bretagna e in parte dell’Europa e degli Stati Uniti (in Europa è proibita dalla convenzione UE per la protezione degli animali domestici firmata da 23 paesi, Italia inclusa)
5. Molti in Singapore stanno portando avanti una campagna che abolisca la pratica, come testimonia un altro pezzo riportato da Asia One

Le fonti su questa operazione sono numerose: per approfondimenti, oltre alle pagine già linkate, vi suggeriamo una ricerca tramite le parole-chiave debarking oppure devocalization. Qui potete trovare un ottimo report redatto dall’Hsvma, Humane Society Veterinary Medical Association: Devocalization Fact Sheet.

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