NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Transessuali cacciate a insulti e spintoni da un ristorante di Latina: “A voi trans non vi vogliamo”

Un episodio di transfobia, quello riportato da Il Fatto Quotidiano:

“Siete trans non vi vogliamo”. Con questa frase due clienti di un ristornate sul litorale di Latina sono state cacciate e spintonate fuori dalla proprietaria della struttura. Vittima del gesto discriminatorio, l’ennesimo dell’estate 2017, è Massimina Lizzeri, donna trans romana sulla quarantina, che giovedì scorso era andata a pranzo in un locale di fronte alla spiaggia con un’amica. Ma le due donne non erano le benvenute. La prima che ha cercato di allontanarle con una scusa è stata la cameriera, che le ha invitate ad uscire in quanto non vestite in maniera adeguata per un locale pubblico e perché in compagnia di un cane. Nonostante le due fossero vestite non diversamente da altri clienti, con pareo e pantaloncini, hanno proposto di mangiare fuori. A quel punto è intervenuta la proprietaria che si è rivolta alle due donne insultandole, dicendo loro esplicitamente che “a voi trans non vi vogliamo” e spintonandole fuori dal locale.

A rendere noto l’episodio è stato il Mit, Movimento Identità Trans, che, spiega Cathy La Torre, avvocata bolognese, attivista Lgbt e membro della segreteria nazionale di Sinistra Italiana “agirà legalmente ed è certa che anche le forze dell’ordine testimonieranno con quale transfobia si sono rivolti a Massimina”. Mentre le due andavano in un ristorante poco distante, sul posto – come viene riferito dal Mit – è intervenuta anche una volante della Polizia di Stato per calmare gli animi ma, nonostante la presenza degli agenti, la proprietaria ha continuato a inveire contro le transessuali. Sull’accaduto Lizzeri ha presentato denuncia ai carabinieri.

La proprietaria della Spaghetteria da Vittorio e Maria, contattata dal Messaggero, ha fornito una versione dei fatti diversa, soffermandosi sull’abbigliamento “inadeguato” delle clienti, additato come reale motivo della lite, e rendendo noto di aver sporto denuncia alla Polizia: “Non si entra in un locale a petto nudo, mi spiace ma non mettono regole a casa mia. Sono stata contestata in malo modo, non c’entra nulla la questione sessuale”.

La notizia è stata riportata da Adnkronos, che aggiunge:

Cacciata da un ristorante a Latina Mare perché trans. E’ la storia di Massimina, raccontata su Facebook dal Movimento Identità Trans – Associazione onlus. A quanto riferisce l’associazione, Massimina in un primo momento viene “invitata ad uscire perché vestita in modo non consono, portava un pareo che le copriva tutto il corpo. Ma quando fa notare che molta gente stava pranzando in bikini o a torso nudo, allora emerge la vera motivazione si legge – ‘sei uomo, donna, o frocio?’. Qui non vi vogliamo né dentro né fuori. Vai via, vai al bordello'”.

Ne parlano anche Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica e il pezzo citato dal FQ de Il Messaggero, che conferma che le due donne hanno sporto denuncia alla stazione dei Carabinieri di Nettuno, mentre la titolare del ristorante le ha a sua volta denunciate.

La vicenda è riportata dalla pagina del MIT:

Online la polemica è esplosa, tanto che la pagina non ufficiale del ristorante è stata presa di mira in queste ore:

A quanto pare, qualcuno ha inserito come una immagine provocatoria, creando però il fraintendimento che il ristorante lo abbia effettivamente scritto (questo non è mai avvenuto):

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