NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Sul bus senza biglietto? I controllori multano SOLO GLI ITALIANI!

Ci segnalano questo articolo pubblicato su Last-Webs l’8 Novembre 2016:

Beh, per questo siamo MOLTO famosi: FORTI con i deboli e DEBOLI con i forti. Vuoi mettere?? E’ molto più semplice multare una studentessa ITALIANA, Lei non reagirebbe MAI, troppo EDUCATA, CIVILE mentre un extracomunitario o clandestino o zingaro potrebbe reagire tagliandoti la gola. Meglio MULTARE GLI ITALIANI perchè siamo un POPOLO DI CAPRE!!

Una ragazza italiana è salita sull’autobus, senza biglietto, ed è stata giustamente multata. Seduta vicino a lei, però, c’era una senegalese anch’essa priva del titolo di viaggio, ed è stata lasciata andare.

È successo a Pontedera, dove evidentemente per poterla fare franca è sufficiente non avere la cittadinanza italiana. “Accanto a mia figlia – ha raccontato la madre della ragazza al Tirreno – c’era una extracomunitaria la quale era senza biglietto ma non è stata multata. Un altro controllore che era sullo stesso bus l’ha accompagnata verso il conducente ma mia figlia ha visto che non le veniva fatto alcun tipo di verbale”. La studentessa adesso dovrà sborsare 120 euro, mentre l’immigrata se l’è cavata con un richiamo verbale e niente più. “Voglio protestare – ha ribatito la donna – mia figlia ha sbagliato, per carità.

Ma deve esserci per tutti gli utenti lo stesso trattamento. Non è possibile che si chiuda un occhio con gliextracomunitari e invece si applichi alla lettera quanto previsto dal regolamento aziendale con gli italiani”.

Quale sia il motivo di un tale comportamento discriminatorio nei confronti degli utenti italiani non è dato saperlo. Eppure è possibile immaginare che molte volte, sia sui treni che sugli autobus, da parte dei controllori vi sia una certa paura nell’affrontare gli extracomunitari che senza biglietto salgono sui mezzi pubblici. Quello della ragazza di Pontedera, infatti, non è un caso isolato. Succede spesso che cittadini stranieri senza biglietto, piuttosto che essere multati, vengano invitati a scendere per evitare reazioni scomposte. Come quelle a colpi di machete di cui sono stati vittime il macchinista e il controllore alla stazione di Villapizzone a Milano.

Per evitare di perdere un braccio forse è meglio chiudere un occhio sulle infrazioni degli stranieri.

Dello stesso livore fanno uso Italia Blog, VoxNews e Zona Grigia News.

Tra le testate nazionali ufficiali troviamo conferma in questo articolo del Giornale e sopratutto sul Tirreno, in un articolo dell’11 Giugno 2015. Perché usiamo il vocabolo “soprattutto” quando parliamo del Tirreno? Il motivo è semplice: è citato ovunque come fonte. Leggiamo insieme, dunque, come sono riportati i fatti.

Alle 8 di mattina del 9 Giugno 2016 la studentessa è salita a bordo del bus della linea CTT di Pontedera che passa dalla zona Panorama per terminare la sua corsa presso la stazione ferroviaria. A raccontare l’accaduto è la madre Stefania Bini. Sua figlia aveva da poco cambiato casa e doveva ancora mettersi in regola con l’abbonamento dei mezzi pubblici. Avendo premura è salita sul mezzo senza il titolo di viaggio. Fermata dal controllore è stata multata, per una somma di 120 euro che si poteva dimezzare se avesse provveduto al versamento entro i 5 giorni dalla sanzione. Accanto alla figlia – sempre secondo la signora Bini – si trovava un’extracomunitaria sprovvista anch’essa di biglietto, ma verso la quale non è stato mosso alcun provvedimento. Stefania Bini riconosce l’errore della figlia e trova corretta la scelta di farle pagare una multa. Trova ingiusto, infatti, che si sia fatta una distinzione da parte del controllore. Un collega di quest’ultimo si è limitato solamente ad accompagnare l’extracomunitaria al conducente, ma la figlia della signora Bini non ha notato alcuna intenzione di mettere a verbale il mancato titolo di viaggio della donna straniera.

Stefania Bini – Il Tirreno

La notizia, dunque, è vera. Come afferma Il Tirreno, nel tempo in cui è stato pubblicato l’articolo, l’episodio non era ancora stato ricostruito nel dettaglio. L’azienda faceva presente che i controlli vengono effettuati senza distinzioni di nazionalità.

Nascono spontanee alcune riflessioni. Da una parte è bene metter pace a esternazioni quali il riferimento al fatto increscioso che ha visto macchinista e capotreno aggrediti a colpi di machete da un gruppo di giovani sudamericani a Milano. Perché sottolineiamo questo? Perché vi è un sottile tentativo di collegare i due episodi, e si rischia una facile generalizzazione. Mettiamo pace, dunque, senza negare che episodi di distinzione in base a utenti da sottoporre a una multa non sono nuovi, affatto. C’è chi parla di paura. Un controllore non firma una multa a un extracomunitario per paura di ritorsioni. Può accadere. Non siamo qui per commentare, in ogni caso.

Dall’altra parte, possiamo affermare che per spostarsi su un mezzo pubblico ci vuole un titolo di viaggio, sempre e comunque. Lo si fa nel rispetto della legge italiana, degli altri passeggeri e del lavoro di quanti favoriscono il servizio. Anche di quanti, sostanzialmente, dovrebbero far rispettare tale servizio.

Perché, infine, parliamo di precisazioni? Perché il titolo di Last-Webs descrive una situazione totalizzante, ma non fa riferimento all’episodio di Pontedera. In più, teniamo a precisare che i fatti si sono consumati più di un anno fa (Giugno 2015) e non v’è motivo di ripubblicarli ex-novo.

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