[AGGIORNAMENTO 26 gennaio 2016: trovata bruciata a Treviso – a fondo articolo]
Ci stanno arrivando tante richieste di verifica sul fatto dell’Audi gialla che sta creando psicosi nel Nord Est d’Italia. La notizia è vera e purtroppo la fuga di quest’auto potrebbe aver causato una vittima, una donna russa di nome Elena Alexadrova Belova, morta in un incidente concausa della guida dell’auto:
Si raccomanda la massima attenzione.’Audi gialla RS4 e coinvolta anche in una sparatoria con le forze dell’ordine a #Prosecco, potrebbe essere la concausa di un incidente in cui ha perso la vita – dopo l’una di notte – una cittadina russa di 57 anni.
La ricerca dell’Audi è pienamente confermata da parte della Polizia di Stato, come possiamo vedere anche dalla pagina Facebook della Questura di Vicenza e la sua richiesta di collaborazione da parte dei cittadini fatta il 22 gennaio:
Si richiede la massima collaborazione ai cittadini al fine di coadiuvare le Forze dell’Ordine segnalando la presenza dell’autovettura Audi RS4 di colore giallo con targa svizzera parziale TI1231.., rubata lo scorso mese di settembre presso l’aeroporto della Malpensa, che nei giorni scorsi è stata notata più volte in diverse province del nord-est sfuggendo ai controlli di varie pattuglie, in una circostanza dopo che gli occupanti avevano aperto il fuoco contro una gazzella dei carabinieri. Sembrerebbe attribuibile all’autista di tale auto, che viaggia sempre ad altissima velocità raggiungendo anche i 260 km/h, la responsabilità dell’incidente mortale avvenuto la scorsa notte sul passante di Mestre. In caso di avvistamento si prega cortesemente di chiamare i numeri di emergenza 113 o 112. Si raccomanda la massima attenzione al fine di evitare qualunque tipo di azione che possa mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, considerato che, come detto, l’auto viaggia ad altissima velocità e che gli occupanti sono armati.
Circola inoltre questo video a dimostrazione del viaggio spericolato e contromano dell’Audi gialla all’altezza del Passante:
Come già riferito dagli organi di stampa, inserendo la targa “ti123184” nel sito Coordinamento.mininterno.it riceviamo la seguente informazione:
[AGGIORNAMENTO 25 gennaio 2016 ore 13:33 in fondo a questo “capitolo”]
Circola questa foto, raffigurante i tre presunti sospettati. Secondo quanto riportato da La Nuova Venezia la foto non è usata per ricerche ufficiali delle forze dell’ordine:
La foto potrebbe avere un fondo di veridicità, considerando la foto in cui vengono ritratti durante un rifornimento in una stazione di servizio. L’uomo nel mezzo somiglierebbe all’uomo ripreso in volto nella foto seguente pubblicata dal Gazzettino:
Ecco il dettaglio del Gazzettino:
Non si sa nulla riguardo alla loro nazionalità certa, ma su Facebook circolano accuse dove vengano etichettati come rom, romeni, serbi o albanesi.
[AGGIORNAMENTO 25 gennaio 2016 ore 13:33]
Secondo quanto riportato da Il Giornale, in data 25 gennaio alle ore 12:22, uno degli uomini raffigurati nella fotografia che circola online si era presentato nella notte tra sabato e domenica presso la polizia per dichiararsi estraneo ai fatti, così come estranei sarebbero gli altri due nella foto (uno sarebbe addirittura in carcere):
Io sono innocente”, ha detto agli investigatori l’uomo, un albanese di 32 anni, nella notte fra sabato e domenica. L’uomo ha affermato che anche le altre due persone raffigurate nelle fotografie diffuse sono estranee ai fatti. L’uomo, arrivato da Forlì, si è fatto accompagnare in questura da un avvocato torinese. Agli investigatori, facendo riferimento alle fotografie che in questi giorni sono circolate sugli organi di informazione e sui social network, ha spiegato che conosce anche le altre due persone: due albanesi che, ha assicurato, oggi si trovano nel loro Paese; uno sarebbe anche detenuto.
Secondo Il Messaggero Veneto, in un articolo del 24 gennaio, l’Audi sarebbe stata avvistata in Austria forzando il blocco della polizia austriaca:
Una segnalazione, intanto, è giunta ieri anche alla Questura di Udine dai colleghi della polizia austriaca, alla quale era stata diramata una nota la sera prima attraverso il Centro di cooperazione internazionale di Tarvisio. In base alla descrizione ricevuta, gli agenti d’oltralpe hanno riconosciuto nell’Audi gialla la stessa vettura che mercoledì, attorno alle 21, era stata intercettata da un Telelaser piazzato lungo l’autostrada che porta a Villacco. Il controllo è avvenuto all’altezza di Arnoldstein.
Invece di fermarsi all’alt della polizia austriaca, però, l’auto ha proseguito dritta, forzando il posto di blocco e facendo in breve perdere le proprie tracce. Analogo segnale d’allerta è stato diramato alle forze dell’ordine slovene, da dove tuttavia, fino a ieri, non era arrivato ancora alcun riscontro. Nè segnalazioni sono pervenute a Udine dal resto del Friuli.
Dalla pagina Facebook della Polizia Postale, “Una vita da Social“, è arrivata la smentita riguardo all’uso delle Lamborghini, in dotazione della Polizia di Stato, per l’inseguimento dell’Audi gialla:
La notizia riguardo alle Lamborghini era stata riportata da Repubblica e Il Giornale.
Se c’è una cosa che può danneggiare ed ostacolare le ricerche ed il lavoro delle forze dell’ordine sono i falsi avvistamenti ed annunci.
Qualche “burlone”, infatti, si è divertito a creare falsi annunci su siti come Subito.it dove cercherebbe di vendere l’auto:
Circolano, invece, fotografie dell’Audi parcheggiata:
Queste foto risalgono al 2013, non sono state scattate in questi giorni e nemmeno in Italia, bensì a Lugano. Evitate, dunque, di inventarvi un presunto fotografo che non abbia chiamato le forze dell’ordine.
[AGGIORNAMENTO 26 gennaio 2016 ore 8:34]
Sarebbe stata ritrovata bruciata a Treviso:
Il giallo dell’Audi gialla si accende di un nuovo capitolo, non conclusivo. E’ stata infatti bruciata nella notte nel trevigiano la misteriosa auto al centro di una imponente caccia, da giorni, da parte delle forze dell’ordine. I tre malviventi che la usavano, sentendosi braccati, hanno incendiato la vettura in aperta campagna, vicino ad un torrente, tra i comuni di One’ di Fonte ed Asolo. Le fiamme hanno richiamato l’attenzione di alcuni cittadini che hanno chiamato i vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno constatato che si trattava dell’Audi Gialla rubata a Milano lo scorso dicembre e con la quale tre banditi si sono resi protagonisti di rocambolesche fughe, sul filo dei 260 km/h e in contromano sul passante di Mestre. Ma dei malviventi nessuna traccia.
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