NOTIZIA VERA Due rifugiati in cattedra al liceo Cattaneo
Ci segnalano un articolo pubblicato il 29 Gennaio 2017 sul portale de Il Mattino di Padova:
MONSELICE. Salgono in cattedra all’istituto Cattaneo-Mattei due professori d’eccezione: sono gli africani Tamsir e Karamba, richiedenti asilo accolti dalla Rete Bassa Padovana e perfettamente integrati, che ora affiancheranno gli insegnanti della scuola nelle lezioni in lingua inglese e francese.
Hanno un curriculum di tutto rispetto: Tamsir, che viene dal Gambia, è laureato in matematica e in lingua inglese all’Università delle Scienze sociali del Gambia, mentre Karamba, che parla l’italiano molto bene (ha un certificato A2), ha una laurea e un master di primo livello in Letteratura inglese e francese all’Università Chech Diop (Dakar-Senegal). Il progetto che li vede coinvolti, chiamato “Intercultura”, gode del sostegno finanziario del Fondo di solidarietà della Cariparo (80%) e della Caritas di Monselice (20%) ed è stato accolto con entusiasmo dal dirigente scolastico Nicola Soloni.
«L’idea», spiega Gloria Dicati di Bassa Padovana accoglie, «è nata perché nel corso del tempo siamo venuti a contatto con diversi richiedenti asilo e ci siamo accorti che possedevano molte competenze. La normativa attuale prevede che le scuole secondarie di secondo grado introducano il cosiddetto Clil (Content and Language Integrated Learning), ovvero lezioni in lingua straniera e sapendo che non tutti i professori sono in grado di portare avanti questo tipo di pratica, abbiamo proposto che queste lezioni potessero venire integrate da loro».
Si tratterà di una cinquantina di ore a testa di insegnamento, distribuite negli istituti di Monselice e Conselve, in cui i professori Diouf e Njie approfondiranno la conoscenza delle lingue inglese e francese e della cultura africana. «Abbiamo studiato, con tutti i docenti interessati, un piano di lezioni» spiega una professoressa «la maggior parte degli insegnanti che ha aderito all’iniziativa si occupa di inglese e francese, ma ci sono anche professore di lettere (italiano e storia) e di matematica. I colleghi di lettere preferiscono un approccio testuale, mentre i docenti di lingue hanno optato per un approccio musicale, ovvero attraverso la musica. La cultura mandinka, una delle più importanti nell’Africa subsahariana, si esprime soprattutto in maniera orale, con la musica. Per cui queste lezioni daranno l’opportunità straordinaria a studenti e adulti di approcciarsi a un sapere poco conosciuto in un modo che non è libresco ma testimoniato».
Apprendere i contenuti in maniera inusuale significa, per i sostenitori del progetto, aprire la mente all’altro, diventare un vero e proprio cittadino del mondo.
La notizia è vera. La testata riporta anche un video in cui Tamsir e Karamba si pronunciano in merito al progetto:
Come precisato nell’articolo, i due professori sono coinvolti nel progetto Intercultura, finanziato all’80% dal Fondo di solidarietà della Cariparo e al 20% dalla Caritas di Monselice.
Evidenziamo questi aspetti per rispondere alle polemiche sulla questione dei posti di lavoro che, secondo alcuni, sarebbero in questo modo preclusi a docenti italiani in attesa di assunzione e nel limbo delle graduatorie. Questo genere di partecipazione è estranea agli ordinari incarichi, in quanto già solamente le fonti del finanziamento nascono per progetti differenti.
Nessuno stipendio, in questa iniziativa, viene negato agli insegnanti italiani. Si tratta di altre fonti e altre linee di ingaggio.
Notizia vera, dunque.
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