Ci segnalano questo articolo del 15 Settembre 2016 pubblicato sul sito Vivivegan.com:
Succede che un rituale religioso che prevede l’uccisione di animali sgozzati in strada nella città di Dacca, diventi un fenomeno macabro che riecheggia in tutto il mondo per la “singolarità” di questo evento!
Non stiamo parlando di una sagra di paese, ma di una città con 15 milioni di abitanti, per tingere le strade completamente di rosso con il sangue, evidentemente hanno fatto fuori un bel numero di animali, certo complice la pioggia …
Non che sgozzare animali in un mattatoio sia diverso, tuttavia praticare certi rituali sotto il portone di casa e nelle piazze come se ancora si stesse nelle caverne, appare un tantino fuori tempo.
Difficile descrivere queste immagini, se non con parole forti di disappunto e indignazione, altrettanto difficile è immaginare un rituale ancora oggi in una città che dovrebbe essere moderna … trovate voi le parole, senza esagerare!
Le immagini del macabro fiume di sangue sono state riportate anche dalle testate nazionali quali Corriere della Sera, Il Tempo e Repubblica; dalle testate internazionali quali Daily Mail, The Guardian ma soprattutto Dhaka Tribune per le testate locali.
La macellazione pubblica degli animali fa parte del rituale Eid al Adha, la Festa del Sacrificio celebrata dalla comunità musulmana per celebrare il sacrificio di Abramo per obbedire a Dio. In questa occasione i fedeli si riuniscono in preghiere collettive per poi sacrificare un animale e donare un terzo della sua carne ai bisognosi. Dacca è la capitale del Bangladesh ed è abitata da 15.000.000 di anime. In questi giorni, anche Dacca ha partecipato alla festività seguendo tutte le fasi del rito.
Il sangue degli animali macellati si è riversato nelle strade e si è unito alla pioggia. Lo scarso sistema di drenaggio della città ha fatto in modo che per le strade si creasse un vero e proprio fiume rosso difficile da contenere. A fornire maggiori dettagli è proprio Dhaka Tribune, il servizio di informazione del Bangladesh in lingua inglese. Abbiamo tradotto il testo dell’articolo, pubblicato il 16 Settembre 2016.
Le strade sporche di sangue nel giorno della seconda grande festa dei Musulmani non sono una novità per i residenti di Dacca che partecipano all’annuale rito del sacrificio animale dopo le preghiere Eid.
Quest’anno, tuttavia, una pioggia incessante durata quasi un giorno e mezzo si è tradotta in fiumi di sangue, dal momento in cui l’acqua piovana si è mescolata al sangue animale, sommergendo completamente le strade dei quartieri di Malibagh, Shantinagar, Bijoynagar, Paltan, Motijheel, Jatrabari, Baskshi Bazr e Kanthalbagan.
Nel giorno della Eid, l’inondazione si è protratta per quasi 10 ore, e dunque migliaia di persone sono entrate in contatto con l’acqua sporca destando preoccupazione fra gli esperti.
Si teme che il contatto con l’acqua possa sviluppare infezioni cutanee.
“Il sangue, di solito, è sterile e non porta infezioni virali e batteriche. Se mescolato all’acqua, però, si contamina. Il sangue animale unito all’acqua piovana è dunque motivo di allarme. Esso potrebbe provocare malattie trasportate dall’acqua come diarrea, colera, epatiti ecc.” dice il dottor Khaled Noor, pediatra e insegnante della Facoltà di Medicina Bangabandhu Sheikh Muyibur Rahman (BSMMU).
Avallando le affermazioni di Khaled, il dottor Riad Siddiky, primario di malattie veneree e della pelle alla BSMMU, afferma che a Dacca, a seguito della Eid al Adha, le infezioni cutanee sono solite aumentare.
“Quest’anno potrebbe andar peggio, in quanto la gente è rimasta esposta per diverse ore all’acqua stagnante mescolata al sangue degli animali sacrificati” dichiara al Dhaka Tribune.
In ogni caso gli abitanti delle periferie, dove l’acqua scorre in differenti canali e condotte, sono esposti ad un rischio maggiore dal momento che l’acqua ha tutto il tempo di infettarsi.
Il mancato uso dei punti autorizzati è una ragione in più. Secondo una stima superficiale più di un milione di animali – specie mucche e montoni – è stato macellato nel corso di questa Eid.
Per evitare macellazioni in luoghi arbitrari e per mantenere pulita la città, le autorità aveva predisposto 1000 punti autorizzati – 496 a Dacca Nord e 504 a Dacca Sud – in occasione della Eid al Adha.
Tuttavia, molti residenti hanno preferito macellare gli animali per le strade e di fronte alle loro abitazioni, ignorando l’ordinanza delle autorità per mantenere la città pulita.
Siamo dunque di fronte a un fatto singolare generato da un concerto di fattori sfavorevoli: lo scarso servizio di drenaggio della città, l’arbitrarietà dei cittadini che hanno ignorato l’appello a non eseguire macellazioni nei punti non autorizzati e la pioggia incessante.
Il risultato è un fiume di sangue che potrebbe procurare infezioni a quanti vi entrano in contatto.
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