Diversi siti, come www.sostenitori.info, stanno facendo girare la notizia dell’attuazione del cosiddetto “bonus cane”. In molti hanno ripensato alla bufala (che bufale.net ha trattato in questo articolo) che qualche mese fa riportava la promessa di Renzi di un contributo di 900 euro per i fortunati proprietari di animali, cosa rivelatasi ovviamente falsa.
Si tratta di una faccenda diversa: questo “bonus cane” rientra effettivamente nelle possibilità di agevolazioni che i comuni offrono sulla Tari, e riguarda esclusivamente l’adozione di un randagio dal canile municipale. Qui di seguito l’articolo di sostenitori.info:
Dai comuni arriva il “bonus cane”. Per risolvere il problema delle difficoltà di gestione dei canili municipali la giunta di Vittoria, un paese in provincia di Ragusa, per esempio, ha deciso di fare uno sconto di 100 euro all’anno sulle Tari a chi deciderà di adottare un cane randagio.
Il nuovo padrone, però, dovrà accettare di tenere con sé la bestiola per un certo numero di anni e dovrà acconsentire a controlli che il Comune condurrà per verificare il buono stato di salute dell’animale.
Lo racconta il Corriere della Sera che fa altri esempi lodevoli come quelli dei comuni di Poggio Rusco e Quistello, entrambi in provincia di Mantova, che hanno concesso un contributo fisso di 350 e 200 l’anno solo ed esclusivamente per il cibo e per le vaccinazioni del cane.
Pesaro stanzia 150 euro l’anno per l’adozione di cani randagi, mentre Terni e Bisceglie prevedono uno sconto di 500 euro sulle tasse comunali. Il rapporto ‘Animali in città’ curato da Legambiente parla di 250 milioni di euro annui spesi dai comuni per il mantenimento di animali abbandonati in strutture pubbliche.
Dati gli elevati costi che i randagi comportano per i canili, si tratta in realtà di un provvedimento mirato ad alleggerire il bilancio comunale. Trattandosi di una decisione che spetta ai singoli consigli municipali, questo bonus non è riconosciuto come agevolazione nazionale, e sono i singoli comuni a decidere la somma delle agevolazioni e le modalità.
Ad esempio nel dettagliato articolo del Corriere della Sera si fa riferimento a Vittoria, nel ragusano: il consiglio comunale ha deciso che chi adotta un randagio avrà 100 euro di riduzione sulla Tari 2016, 200 euro per due randagi (non sono previste ulteriori agevolazioni, come riportato nella delibera). Ma i comuni che hanno preso una decisione simile sono numerosi.
In sintesi: i singoli cittadini devono informarsi presso il loro comune se tale agevolazione è prevista anche per il loro territorio, e di conseguenza valutare se adottare un animale (per chi si propone ci saranno ovviamente dei controlli per certificare l’assenza di episodi pregressi di maltrattamento su animali etc.). All’adottante non sarà corrisposta una somma in denaro, bensì un’agevolazione sulla Tari 2016, che verrà quindi ridotta di una somma variabile a seconda del comune di residenza.
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