NOTIZIA VERA 4chan ha risolto un problema matematico e ora è un casino – bufale.net

Sapete tutti cos’è 4chan, almeno lo saprete voi utenti della vecchia guardia. 4chan è sostanzialmente qualcosa che non può essere definito con la razionalità umana.

Un covo anarchico dove l’anonimato regna sovrano, in una via di mezzo tra una serie di piastre di Petri e il diurno della Stazione Termini, nato come aggregatore della cultura anime e nerd e finito ad ospitare ogni possibile permutazione delle subculture del momento, passando in scioltezza da alt-right al collettivo Anonymous, dalla lotta a Scientology alle maratone di anime, dai memetti scemi ai memetti nazisti in un miscuglio definito una mistura tale da bollire il cervello da portali come Gawker.

E oggi, il cervello collettivo della scienza è andato in ebollizione con un semplice Tweet, anzi un paio:

La storia di come 4chan abbia riscritto un importante problema matematico è stata descritta nel migliore dei modi da Vice, sul quale torneremo.

Resteremo comunque legati alla nostra missione, e cercheremo di spiegarlo in modo che anche un ragazzino di 13 anni possa riuscirvi

Di che problema parliamo?

Parliamo del problema delle superpermutazioni.

Ovvero, cercare la stringa che contenga tutte le permutazioni di un set dato di n elementi, ovvero di un dato numero di elementi, e farlo nel modo più efficiente possibile, riordinando gli elementi in modo da ottenere un numero minimo di ripetizioni.

Come vedete, è un concetto difficile anche da esplicare, ma la necessità è madre della creatività.

Cosa c’entrano 4chan e le superpermutazioni?

C’entrano grazie ad un anime, una serie animata giapponese, chiamata La malinconia di Haruhi Suzumiya, dedicata alle bizzarre avventure di Haruhi, una ragazza annoiata dal mondo che sogna di poteri incontrare alieni, viaggiatori del tempo e telepati e, avendo ella stessa (sia pur senza saperlo) la capacità di alterare lo spazio tempo, modifica la realtà in modo da poter incontrare i bizzarri personaggi delle sue fantasie e realizzare i suoi sogni, modificando così lo spaziotempo e “costringendo” le persone che la circondano a placare la sua noia.

La copertina di “La malinconia di Haruhi Suzumiya”, musa ispiratrice di 4chan

Gli autori dell’anime hanno così deciso di trasmettere gli episodi in un ordine diverso da quello che poi sarebbe andato in vendita dei DVD, ed organizzare gli episodi in modo da poter essere visti in ogni senso possibile, esprimendo così anche in modo stilistico lo straniamento creato dai poteri di Haruhi.

A questo punto, il più dell’opera era fatto: gli anon, gli anonimi di 4chan che infatti non si firmano mai con nome e cognome, ma vivono in un perenne anonimato, avevano ora un esempio di insieme di n elementi, ovvero i 14 episodi della serie di animazione, e la motivazione per cercare il numero minimo di superpermutazioni, ovvero riuscire a rivedere tutti gli episodi della serie, in tutti i modi possibili, e senza sprecarci “troppo tempo”.

Cosa è successo a questo punto?

È successo che ce l’hanno fatta.

Su una delle board, i forum dedicati alla scienza, un gruppo di utenti di 4chan riuniti sotto un’immagine editata di Makise Kurisu, la giovane scienzata di un altro anime, Steins:Gate, hanno scoperto, commento dopo commento, meme dopo meme la prova che esiste un ulteriore limite minimo per le superpermutazioni, ovvero la possibilità di riordinare i più elementi di un dato insieme riducendo ai minimi termini le ripetizioni in un numero minore di permutazioni.

Salvando così il loro tempo di visione animata. E riscrivendo una pagina di matematica.

La cosa più divertente, come evidenziata da VICE, è che 4chan nasce come una imageboard temporanea, i cui contenuti vengono periodicamente cancellati senza alcuna possibilità di recupero.

Miracolo nel miracolo, la fonte primaria da cui sono derivate tutte le odierne discussioni sarebbe stata cestinata nel 2011 se qualcuno non avesse archiviato il thread, salvato dall’oblio e consegnato alle folle.

Cosa potrebbe accadere ora?

Un casino.

La scienza si basa su una serie di fattori. Ad esempio, il metodo scientifico, che prevede una scoperta sia pubblicata su una rivista dotata di un elevato impact factor, una certa “serietà” e la scoperta esaminata ed organizzata.

Ma immaginate di aver trovato la dimostrazione di un teorema ancora ignoto su una mattonella che qualcuno ha trafugato da un bagno pubblico alla stazione Termini, scritta da un perfetto sconosciuto che potrebbe essere chiunque tra un naziskin, un turista americano strafatto, l’homeless sotto la scatola di cartoni poco distante, un ricercatore universitario in visita o un alieno apparso da una dimensione remota.

Non avete modo di cercarne l’autore, non avete modo di verificarla, e dovrete cercare di pubblicarla e diffonderla nella comunità scientifica citando come fonte una mattonella nel cesso pubblico alla stazione Termini.

Sarebbe, parafrasando VICE, come vedere sull’Enciclopedia Britannica una voce presa di peso da Nonciclopedia, scoprendo che l’economia della Svervegia funziona davvero.

Da un lato, abbiamo gli stessi Anon che ora si chiedono se non sia l’occasione per concentrare il trolling più spassoso su altre bacheche e reclamare il ruolo di “luogo di discussione” che ha portato alla soluzione di un problema.

Dall’altro, abbiamo una comunità scientifica che si troverà nella necessità di fare ordine del caos e sgrezzare una teoria perfettamente funzionante tra memetti e immagini di anime.

Una visione, secondo VICE, che potrebbe sostituire l’immagine romantica ed anarchica dello scienziato scarmigliato che esclama “Eureka” nel suo laboratorio.

Ora, il laboratorio è pieno di monitor e lo scienziato cerca di ottimizzare il suo binge watching su Netflix.

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