Non se la passano bene i fratelli Bianchi in carcere oggi: dialoghi intercettati e pena possibile
Non sono notizie incoraggianti quelle che arrivano in queste ore a proposito dei fratelli Bianchi e su come se la stiano passando in carcere oggi, dopo essere stati accusati dell’omicidio di Willy poco più di un anno. Alcuni mesi fa, sul nostro sito, vi abbiamo riportato la richiesta dei legali affinché i ragazzi potessero essere messi in isolamento, al fine di evitare ritorsioni e problemi con altri detenuti. Situazione che, a quanto pare, si è venuta a creare puntualmente, al punto che i diretti interessati sarebbero molto provati dopo i primi mesi in prigione.
Le ultime notizie sui fratelli Bianchi in carcere oggi e chiarimenti sulla pena
Andiamo con ordine. Gli ultimi aggiornamenti sui fratelli Bianchi in carcere oggi ci arrivano direttamente da Repubblica, che cita ad esempio l’intercettazione del dialogo tra Marco e suo fratello Alessandro, quando quest’ultimo è andato a trovarlo in carcere. In quel frangente, il detenuto ha fatto sapere che gli sputano nel piatto quando arriva la pasta e che, in generale, il clima nei loro confronti sarebbe a dir poco teso:
Alessandro: «Loro che ti portano roba da pranzo, da magnà?». Maldito: «La pasta». Il fratello: «Ma ti ci sputano dentro?». Marco: «Ma ci sputano si, eh». Il fratello: «E tu non te la magni, comprati sempre la roba, tutti i giorni, comprati tutto».
I fratelli Bianchi, secondo il racconto di Repubblica, sarebbero ben consapevoli della vagonata di insulti ricevuti sui social ancora oggi, nonostante i due siano ormai in carcere. In lacrime anche Mario Pincarelli, l’altro ragazzo arrestato con la medesima accusa. Al padre avrebbe confessato di essere ormai indifferente ai pestaggi e che ad uno dei fratelli Bianchi avrebbero rotto la caviglia. Tuttavia, ha smentito di avere cattive intenzioni in termini di suicidio.
Sui social, in tanti si dicono contenti dopo gli ultimi aggiornamenti relativi ai fratelli Bianchi in carcere. Per loro la pena rischia di essere durissima, in quanto al momento non è previsto alcun rito abbreviato o sconto. Qualcuno parla anche di ergastolo. Tutti dobbiamo ricordare la funzione rieducativa e non punitiva del carcere, a prescindere dal forte impatto mediatico che c’è stato dopo l’uccisione del povero Willy nel 2020.
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