Non fu Laika il primo animale nello spazio (ma fu il primo ad arrivare in orbita)
Si legge spesso un colossale fraintendimento che porta a ritenere la cagnolina Laika il primo animale nello spazio: in realtà fu il primo animale ad arrivare in orbita attorno al pianeta e, per un certo periodo ancorché breve, sopravvivere, ma non fu il primo ad arrivare nello spazio.
Convenzionalmente lo Spazio comincia superata un’altitudine di 100 chilometri: il primo animale in orbita arrivò a circa 108 km di altitudine a bordo di un razzo V2.
Non fu Laika il primo animale nello spazio (ma fu il primo ad arrivare in orbita)
Parliamo di un gruppetto di mosche drosofile: gli USA avevano sequestrato un gruppo di razzi tedeschi V2 per usarli per scopi di ricerca e nel luglio del 1946 vi spararono un gruppo di moscerini della frutta.
I moscerini della frutta sono un eccellente animale modello per la ricerca scientifica: hanno un genoma assai semplice, i 3/4 dei geni conosciuti delle malattie umane hanno un corrispettivo nel corredo genetico dei moscerini della frutta, vivono poco e si riproducono moltissimo e hanno un ciclo sonno/veglia simile ad una anestesia naturale.
Lo scopo era cercare di scoprire gli effetti delle radiazioni cosmiche sugli organismi viventi: contrariamente a quanto la fantascienza dell’epoca suggeriva, i moscerini non divennero i famosi Fantastici Quattro, ma anzi il loro genoma rimase invariato.
Questo suggerì agli scienziati che la teoria del complotto tutt’ora esistente per cui non si può andare nello spazio perché i “raggi cosmici” indurrebbero mutazioni e morte esisteva davvero solo nei fumetti.
Il secondo animale ad andare nello spazio fu una scimmia di nome Albert II (Albert I era morto di asfissia prima della soglia dei 100 km) arrivato a 134 km, ma morto durante l’atterraggio per problemi col paracadute
Ebbe maggior fortuna Albert VI, che nel 1951 tornò indenne dallo spazio ma si spense due ore dopo, probabilmente per lo stress psicofisico a cui fu sottoposto nell’ascesa, che richiede agli astronauti umani allenamento e condizioni psicofisiche ottimali.
Laika arrivò nel 1957, nella convinzione sovietica che un animale randagio e abituato agli stenti in qualche modo avesse un “addestramento naturale” che gli animali di laboratorio non avevano.
Convinzione tristemente erronea: Laika, una cagnetta meticcia di Samoiedo, sopravvisse probabilmente solo poche ore in orbita (alcuni diranno quattro giorni), morendo di fatto per il troppo calore quando l’impianto di controllo della temperatura si ruppe al quarto giro intorno alla Terra.
Precedentemente le “fonti russe ufficiali” dichiararono che era stata avvelenata in orbita per non farla soffrire o che era morta di asfissia quando le batterie dello Sputnik 2 avevano smesso di funzionare, probabilmente per occultare il fatto che non era stato possibile creare un ambiente accogliente per la vita.
Il sacrificio di Laika accese la “corsa allo Spazio”, vinta dagli Americani col programma Apollo.
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