Non è vero che l’ora legale arriverà in anticipo, né in ritardo: arriverà quando doveva

Ci segnalano i contatti due tipologie di articoli di due “amministrazioni” diverse: per la prima tipologia l’ora legale arriverà in anticipo, per la seconda essa non arriverà affatto.
Entrambe le teorie sono errori da matita blu.
L’ora legale funziona come Gandalf, il personaggio della saga del Signore degli Anelli: non arriva né in anticipo né in ritardo.
Arriva quando deve farlo.
Storia dell’Ora Legale in Italia
Una nota battuta fa risalire le origini dell’ora legale ad una battuta del celebre politico e inventore Benjamin Franklin citato nel dichiarare nel 1784 che il modo migliore per risparmare sulle candele era svegliarsi prima per essere attivi un’ora di Sole in più.
Fu solo nel 1895 che qualcuno ci pensò sul serio e non come battuta: l’entomologo neozelandese George Vernon Hudson scrisse un trattato magnificando i vantaggi dell’ora legale e nel 1916 l’Inghilterra colpita dalla Prima Guerra Mondiale la adottò come fonte di risparmio.

Il biennio rosso, epicentro dello sciopero delle lancette
In Italia col Decreto luogotenenziale 25 maggio 1916, n. 63 adottamo la stessa misura, introducendo quindi di fatto l’ora legale. Fino al 1920 si succedettero quattro Decreti Luogotenenziali, uno in ragione di ogni anno.
Nel 1920 all’improvviso l’Ora Legale divenne tema di scontro politico: gli operai della FIAT indissero uno sciopero delle lancette esigendo che ogni proposta di istituzionalizzare l’ora legale fosse bloccata perché essa costringeva gli operai a recarsi al lavoro di mattina al buio, con una vasta protesta che durò finché socialisti e sindacalisti non si allontanarono temendo infiltrazioni anarchiche.
Per un pezzo non si parlò più di ora legale, che fu reintrodotta negli anni ’40 per ragioni belliche e nuovamente interotta fino al 1960 perché si riteneva che il benessere ritrovato rendesse il risparmio energetico creato troppo parvo.
L’Ora Legale tornerà nel 1966, e sarà istituzionalizzata nella sua forma attuale nel 1981.
Non è vero che l’ora legale arriverà in anticipo, né in ritardo: arriverà quando doveva
In tale occasione si decise di avere una sorta di data fissa, coincidente con l’ultima domenica di Marzo, e comunque mai oltre il 31 di Marzo stesso.

Non è vero che l’ora legale arriverà in anticipo, né in ritardo: arriverà quando doveva
Negli ultimi 20 anni siamo arrivati al 31 di marzo nel 2013, 2019 e 2024, e in quest’ultimo anno Pasqua e Ora Legale hanno coinciso.
Quindi apparentemente, quest’anno l’ora legale sembra arrivata in anticipo: semplicemente l’ultima domenica di Marzo ora coincide col 30, il 31 è un Lunedì e la Pasqua è domenica 20 Aprile 2025, ovvero la prima domenica dopo la prima Luna piena di primavera.
L’ora legale è quindi in orario.
E l’abolizione?
Torna sempre qualche articolo che parla di abolizione, citando ad esempio paesi lontani dove vengono scelte diverse date, o non vengono scelte affatto. In realtà va detto che nel 2018 la Commissione Europea propose un sondaggio di gradimento che avrebbe potuto portare ad una discussione sul tema.
Discussione che stante anche l’Emergenza COVID alla fine non è mai arrivato, e siamo fermi al 2019 quando sostanzialmente un comunicato stampa ha annunciato che si sarebbe deferita ai singoli stati ogni decisione, ma il progetto semplicemente non si è mai mosso di lì perché avevamo cose più urgenti da fare.
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