Approfondimento

Non è il massimo esaltare l’uso umano dell’ivermectina per il Covid: cosa ne pensa EMA

Sono bastati studi dalle dubbi origini e alcuni rilanci da parte di personaggi noti in Italia, a metà agosto 2021, per alimentare una certa disinformazione sull’uso umano dell’ivermectina. In particolare, per fronteggiare il Covid. Ne avevamo parlato già ad inizio aprile con un altro approfondimento, ma si sa, il web dimentica in fretta. E pur di dire che “big pharma” tenda a mettere da parte i farmaci a basso costo, con chiari intenti complottisti, si sparano sentenze potenzialmente dannose per le persone che seguono specifici influencer.

Perché l’uso umano dell’ivermectina contro il Covid è perfettamente inutile

Cerchiamo di capirci una buona volta, dunque, perché illudersi che l’uso umano dell’ivermectina possa fornire una qualche risposta positiva al Covid non farà bene alla nostra salute. Qualora abbiate bisogno di risposte recenti da fonti autorevoli, potremmo citare un report fresco d’estate con Facta News. Fondamentalmente, la confusione di questi giorni nasce da una vera e propria accusa lanciata dal Wall Street Journal il 28 luglio 2021. L’articolo, non a caso, è stato intitolato così: “Perché l’Fda attacca un farmaco sicuro ed efficace?“.

Ora, qualsiasi persona dotata di capacità di analisi potrebbe farsi bastare la netta presa di posizione di EMA, che risale a fine marzo, secondo cui l’uso umano dell’ivermectina contro il Covid sia assolutamente sconsigliato. Se non altro, perché fino a questo momento non ha fornito risposte adeguate ed in grado di dimostrare la propria efficacia.

Entrando nel merito di questa storia, si scopre che l’ivermectina sia fondamentalmente un farmaco antielmintico. La sua funzione, dunque, è quella di far fuori vermi parassiti, in particolare quelli intestinali. Qual è stato l’errore del Wall Street Journal, alimentato anche da alcuni personaggi famosi in Italia? Selezionare solo una parte delle informazioni provenienti dagli studi scientifici. Ignorando EMA e l’analisi integrale sul farmaco.

In particolare, una sentenza importantissima è arrivata anche lo scorso 28 luglio 2021 dal consorzio Cochrane. Stiamo parlando della più importante iniziativa di revisione indipendente dei dati scientifici in medicina. Ebbene, parlando dell’uso umano dell’ivermectina, lo studio ha dichiarato che ad oggi non ci siano prove sufficienti per dimostrare che il farmaco funzioni contro il Covid 19.

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