“Non comprare tonno radioattivo o inquinato”: ma l’appello è una vecchia bufala
Ci sono pervenute nuove segnalazioni di video di persone che invitano a “Non comprare tonno radioattivo o inquinato”. Video recenti, ma che riportano le stesse indicazioni di video da noi esaminati nel 2014
Infatti l’invito a cercare le scritte FAO 61 e 71 è fallace.
“Non comprare tonno radioattivo o inquinato”: ma l’appello è una vecchia bufala
Era già ricorrente nel 2013 la fake news per cui le scatolette di tonno vendute in molti Supermercati a prezzi vantaggiosi potevano appartenere alle zone FAO 61 e 71, quindi essere fatte con carne di tonno contaminata dalle radiazioni.
Ciò è un rischio inesistente: come confermava infatti l’associazione Altroconsumo:
Gira per la rete un post che esorta a controllare ed evitare il consumo di scatolette di tonno “economico” che recherebbero l’indicazione della zona di pesca FAO 61 e 71, corrispondente al mare intorno al Giappone, inquinato dall’incidente di Fukushima. Il post, di provenienza sconosciuta, contiene i tipici elementi che ne mostrano la inattendibilità.
In primo luogo, benché entrambe le zone FAO 61 e 71 corrispondano a zone di pesca localizzate nell’Oceano Pacifico, il Giappone rientra nella zona FAO 61 (e non nella zona FAO 71). La mail allarmistica contiene quindi un vero e proprio errore.
In secondo luogo, l’indicazione della zona di pesca sulle scatolette di tonno non è obbligatoria, e infatti spesso non si trova: sarebbe davvero assurdo che un produttore di tonno “economico” perché inquinato, si affrettasse però a indicare volontariamente sulla confezione la provenienza sospetta.
Ora come allora ricordiamo che ogni prodotto alimentare sulle nostre tavole, ora come allora, risulta sottoposto a rigidi controllo.
Vi rimandiamo ai comunicati stampa dell’epoca, per capire quanto datata sia questa fake news.
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