Il miracolo questa volta non è avvenuto, il piccolo Alexander (Sasha) Zdanovich Yahno, bambino di 4 anni in fuga dalla guerra in Ucraina è stato ritrovato morto dopo settimane di ricerche. Il piccolo era scomparso a metà marzo, quando con la nonna hanno deciso di lasciare il distretto di Vyshhorod, nella regione di Kiev. Erano i primissimi giorni in cui la Russia aveva iniziato ad attaccare l’Ucraina e Sasha era in quel momento in compagnia della nonna.
Dunque, un aggiornamento che non avremmo mai voluto dare, dopo il nostro primo articolo a tema. Insieme ad altre sei persone avevano provato ad attraversare con una barca il fiume Dnepr, per scappare dagli attacchi dei russi. La nonna era stata ritrovata morta dopo pochi giorni, ma di Alexander (Sasha) Zdanovich Yahno non c’era stata alcuna notizia.
Ecco che allora c’è stata una vera e propria mobilitazione per trovare il bambino scomparso in Ucraina, anche celebrità ucraine si sono attivate per poter intervenire tempestivamente prima che potesse presentarsi l’ipotesi peggiore.
Le speranze però sono svanite in queste ore quando, attraverso un post su Yahoo, la madre del bambino scomparso in Ucraina ha dichiarato che purtroppo il piccolo non ce l’ha fatta sui social, è stato infatti ritrovato il suo corpo senza vita, aveva ancora attaccato il giubbotto di salvataggio.
La mamma di Sasha ha voluto ringraziare tutti coloro che in queste settimane si sono prodigati nella ricerca del bimbo scomparso, c’era la speranza che questa storia potesse concludersi con un lieto fine, ma purtroppo così non è stato. Riscontri anche da TGCom 24 e Fanpage.
La mamma ha sottolineato come ora il suo piccolo abbia finalmente trovato la pace, un nuovo angioletto è in cielo. Anche in Italia è stato divulgato il messaggio della scomparsa di Alexander (Sasha) Zdanovich Yahno, in molti hanno condiviso l’appello sui vari social, ma purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Questa è solo una delle tante tragedie familiari che questa guerra ingiusta sta creando alla popolazione ucraina ed a pagarne le conseguenze sono soprattutto le anime innocenti dei bambini.
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