“No-vax uccisa da Big Pharma”, questo è il messaggio che continua ad arrivare dalle bacheche degli antivaccinisti da quando in Italia ha iniziato a circolare un articolo sulla morte di Brandy Vaughan, fondatrice dell’associazione Learn The Risk e whistleblower della Merck, azienda presso la quale aveva lavorato come rappresentante (non come ricercatrice o immunologa, come molti sostengono). Avevamo trattato il caso in questo articolo nel quale chiudevamo con il tag “analisi in corso” nell’attesa di novità.
Come già anticipato, ci siamo occupati della vicenda in un precedente articolo che in questo paragrafo vi riassumiamo. In Italia la notizia della morte di Brandy Vaughan ha preso piede da un post pubblicato su Telegra.ph, un blog creato dal team di sviluppatori di Telegram. Il blog riprendeva un post pubblicato dalla stessa Vaughan il 2 dicembre 2019 in cui l’attivista no-vax dava indicazioni che i suoi follower avrebbero dovuto seguire qualora fosse morta.
Brandy Vaughan aveva lavorato come rappresentante per l’azienda farmaceutica Merck per poi trascorrere il resto dei suoi giorni a combattere le industrie farmaceutiche dopo lo scandalo dell’antinfiammatorio Vioxx, di cui troviamo notizia in questo articolo di Repubblica.
Erin Elizabeth, amica di vecchia data di Brandy, ha dato notizia della sua morte su Twitter e su HealthNut News ha raccontato che la fondatrice di Learn The Risk sarebbe stata trovata senza vita da suo figlio di 9 anni. La notizia non è stata ripresa dalle testate ufficiali internazionali, ad eccezione del Sun (in questo e questo articolo) che comunque parla di circostanze e data del decesso ancora da chiarire. Erin Elizabeth, contattata dai media per avere altre informazioni, si rifiuta di rispondere come lei stessa dichiara sui social.
“L’hanno uccisa” è il messaggio che continua a passare da parte dei gruppi antivaccinisti. Intanto un’altra amica di Brandy Vaughan, Tina Marie, ha aperto una raccolta fondi come richiesto da Brandy nel 2019 per sostenere le spese legali necessarie a far luce sulla vicenda.
Nelle ultime ore sono emerse le dichiarazioni di Raquel Zick, responsabile della comunicazione dell’ufficio dello Sceriffo della contea di Santa Barbara. Lo riporta News Week in un articolo pubblicato oggi, 15 dicembre. Secondo le dichiarazioni di Raquel Zick Brandy Vaughan sarebbe morta il 7 dicembre e il suo corpo senza vita sarebbe stato rinvenuto dal figlio di 9 anni, come Erin Elizabeth ha sostenuto dall’inizio della vicenda.
Raquel Zick ha reso pubbliche queste informazioni sul suo profilo Twitter in due post, il primo pubblicato alle 22:40 del 14 dicembre e il secondo pubblicato un minuto dopo.
22:40 “I detective del coroner stanno conducendo un’indagine sulla morte del 7 dicembre del la 45enne Brandy Vaughan di Santa Barbara. La defunta è stata identificata positivamente e si ritiene che la morte sia il risultato di cause naturali sulla base di un esame autoptico condotto la scorsa settimana”.
22:41 “La causa definitiva e le modalità di determinazione della morte sono in attesa di screening tossicologico che normalmente richiede 4-6 settimane”.
Le indagini sulla “no-vax uccisa da Big Pharma” (tra i commenti ai tweet di Raquel Zick) sono dunque in corso, come annunciato nelle ultime 24 ore. Vi aggiorneremo in un prossimo articolo.
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