Bufala

No, terremoti e congiunzioni astrali non sono correlati

Un post pubblicato dalla pagina Attività Solare – Solar Activity il 25 marzo ci viene segnalato dai nostri lettori. Secondo gli admin, le congiunzioni astrali dei pianeti avrebbero provocato terremoti e attività vulcanica dal 27 marzo al 5 aprile.

Il post

“Rischio sismico e vulcanico molto elevato tra il 27 marzo ed il 5 aprile: Marte-Saturno e Venere congiunti quadrati ad Urano.
Mercurio-Giove -Nettuno congiunti.
Luna nuova il 1 aprile.

Date clou 27-28 marzo – 3-4-5 aprile.

Zone a maggior rischio : Usa, Sud-est asiatico, Mediterraneo centro-orientale.”

I commentatori chiedono di approfondire i contenuti, ma non ottengono risposta. Come si può notare, il post non riporta alcuna fonte che dimostri la correlazione tra le congiunzioni astralii terremoti. Eppure, qualche giorno dopo, qualcuno cerca di dare ragione agli admin confortato dalla scossa di terremoto avvertita nei Campi Flegrei il 29 marzo, riportata dall’INGV.

I terremoti non si possono prevedere

Non è soltanto un’opinione, quella secondo la quale i terremoti non si possono prevedere. Nelle FAQ dell’INGV – a questo indirizzo – viene specificato che esistono i “precursori sismici” che sì, possono individuarsi in anomalie di alcuni parametri geofisici come “l’assenza di terremoti per un determinato periodo di tempo in un’area considerata sismica”, ma “si tratta comunque di previsioni approssimative che non possono essere utilizzate per dare un allarme alla popolazione“.

Nel 2011 Ansa, con l’apporto di Alessandro Amato dell’INGV, rispondeva alla domanda con un secco “no”, seppur esistano tanti tentativi da parte della scienza per riuscire a individuare i processi fisici che precedono i terremoti immediatamente prima la loro manifestazione. Wired nel 2018 riportava che dal 2007 la rete Collaboratory for the Study of Earthquake Predictability (CSEP) è al lavoro per studiare strumenti predittivi per le manifestazioni sismiche (qui il documento) e alcuni risultati positivi sono stati pubblicati dalla rivista Seismological Research Letters che tuttavia parla di “scarse prestazioni di previsione”. La strada verso la possibilità di prevedere i terremoti, quindi, è ancora molto lunga.

Il Consiglio Nazionale dei Geologi, nel 2019, ha fatto notare che la previsione di un terremoto in Cina nel 1975 fu del tutto casuale – il comportamento degli animali domestici, ad esempio – e nella provincia di Haicheng fu possibile evacuare decine di migliaia di persone prima che una scossa di magnitudo 7.3 della scala Richter devastasse i centri abitati. La convinzione che i terremoti si potessero prevedere dilagò, ma l’anno successivo nel Tangshan non fu possibile alcuna previsione, e morirono 230mila persone.

Nel 2020 La Legge Per Tutti, riprendendo l’Adnkronos, ha riportato che sono stati fatti molti passi avanti nell’individuare i fenomeni che anticipano un terremoto. Tra questi vi è l’accoppiamento tra la litosfera e la ionosfera, ma per quanto si tratti di risultati ottimistici c’è ancora tanto lavoro da fare.

Terremoti e congiunzioni astrali

Già nel 2011 si parlava delle teorie di un “autodidatta” – così veniva riportato da Ansa – secondo il quale l’effetto cumulativo della gravità dei pianeti sulla Terra avrebbe provocato un terremoto a Roma, ma gli esperti negarono categoricamente tale correlazione.

Per rimarcare che non vi è alcuna relazione fra questi fenomeni astronomici e i terremoti gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) hanno anche esaminato la posizione dei pianeti in occasione dei maggiori terremoti che hanno colpito l’Italia e hanno verificato, come ha spiegato Antonio Meloni dell’Ingv che per esempio, sia durante il terremoto di Messina, il 28 dicembre 1908, di Avezzano, il 13 gennaio 1915, dell’Irpinia, il 23 novembre 1980 e infine de L’Aquila, il 6 aprile 2009, non vi è stato mai alcun raggruppamento o allineamento planetario.

Di fatto e difatti, a Roma non accadde nulla e la teoria dell’autodidatta si rivelò infondata.

Colpa del web, dei social network, da giorni impegnati in allarmi e cupe previsioni. Roma soccomberà. Sarà inghiottita nelle sue viscere. Lo ha previsto R. B., un appassionato di sismologia morto nel 1979. Esperto credibile con precedenti illustri: il terremoto nella Marsica, a Messina, in Friuli. E adesso Roma.

Non è accaduto nulla. Era prevedibile. Lo dicono in molti, a tarda sera, con il pericolo scampato. Ma prima di gridare alla bufala, “alla sciocchezza”, come ha commentato il sindaco Gianni Alemanno, molti hanno patito una notte insonne.

Quindi?

Non esiste alcuna correlazione tra i terremoti e le congiunzioni astrali, né è ancora possibile prevedere gli eventi sismici. Chi pubblica il post non fornisce fonti né studi a sostegno di tali previsioni, e a molti utenti sta bene così.

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