Bufala

No, questo video non mostra un ucraino che devasta un negozio russo in Germania

Circola sui social un video che dovrebbe mostrare un ucraino che devasta un negozio russo in Germania. Per le norme che impediscono di mostrare soggetti in evidente alterazione eviteremo di inserire il video nell’articolo, se non per scene.

No, questo video mostra un ucraino che devasta un negozio russo in Germania

Il video e le didascalie diffuse sulla Rete seguono la “bufala del Giustiziere“, fornendo una narrazione come vedremo artefatta.

Il “cattivo immigrato Ucraino” viene ritratto nello spezzone percosso con brutalità dall’eroico “Russo Tedesco” e tale atto viene descritto come un atto di giustizia.

No, questo video non mostra un ucraino che devasta un negozio russo in Germania

La fake news fa parte di un filone di “ucrainofobia” inaugurato da alcuni post diffusi anche da illustri “spunte blu”. Un filone basato sulle stesse fake news diffuse da profili contrari all’immigrazione in passato. Segnalazioni di persone di colore o dall’accento strano ripresi in azioni poco edificanti (dagli atti osceni in luogo pubblico alla minzione su treni) ed additati come “pericolosi migranti” a prescindere da ogni ulteriore elemento di analisi.

Anche in questo caso, siamo di fronte ad un video strappato da ogni contesto, come evidenziato dai colleghi di Facta.

La loro analisi parte dal portale tedeco Correctiv, e parla di un ubriaco in Russia. La rissa è avvenuta ad Ulyanovsk, nella catena di negozi Magnit il 25 Marzo 2019.

Come abbiamo anticipato, da un lato c’era un acquirente in visibile stato di ebrezza, dall’altro un secondo utente che ha deciso di fermare i suoi sfoghi con le percosse. I media locali riportarono la notizia (qui e qui), aggiungendo le discussioni avute da vari utenti russi su VKontakte che chiedevano una sorta di “scriminante” per il secondo avventore.

Secondo la teoria social in voga infatti il secondo avventore, avendo agito per difendere i beni di Magnit dall’ubriaco, non avrebbe dovuto essere incriminato per i reati di lesioni successivi alle percosse.

In ogni caso, non si tratta di un ucraino che devasta un negozio russo in Germania.

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