Ci segnalano i nostri contatti un presunto “coro di studenti contro chi vuole vietare il Natale”, nato sulle ali delle proteste nate in Veneto dopo la decisione di alcuni insegnanti di diffondere una “bozza di poesia” con la sistematica rimozione di ogni simbolo della Cristianità.
Il presunto coro esiste, ma è presentato con una didascalia falsificata e arbitraria che diffonde un messaggio sviato. Si tratta infatti di un video del 2008 di opposto contenuto.
Lo stesso identico video viene infatti presentato come una protesta in favore degli inni Natalizi, anche ripreso da alcuni account “spunta Blu”, ma in realtà risale al 2008 ed è mutilato della sua parte finale.
Nel video completo infatti gli studenti, con la pazza gioia tipica di chi sa che le festività si avvicinano e potrà quindi passare diverso tempo lontano dai banchi di scuola, finito l’inno natalizio “standard” cominciano a cantarne diverse varianti goliardiche e un po’ blasfeme in cui esprimono il desiderio godereccio di darsi a bagordi di varia natura anche sessuale (vengono citate espressamente le “Case Chiuse”, ovvero la nomenclatura dei locali destinati al meretricio aboliti dalla Legge Merlin).
Non esattamente un inno di studenti Cristiani (e Musulmani) in favore del sentimento religioso comune.
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