Bufala

No, questa non è una poliziotta israeliana fotografata mentre allatta un bambino palestinese

Nel contesto di una guerra è tipico, sui social, imbattersi in immagini decontestualizzate che offrono una narrazione distorta dei fatti. È il caso dell’immagine che immortalerebbe una poliziotta israeliana mentre allatta un bambino palestinese. Della possibilità di accompagnare un’immagine qualsiasi con una descrizione del tutto arbitraria abbiamo già parlato in questo editoriale. L’immagine in analisi si colloca tra le informazioni sul conflitto tra HamasIsraele.

Una poliziotta israeliana allatta un bambino palestinese?

Secondo un contenuto postato su TikTok, l’immagine mostrerebbe una “poliziotta israeliana” che “da (sic!) il latte a un bambino palestineso (sic!)”. 

L’autore non indica la fonte dell’immagine, limitandosi alla narrazione suggestiva che accompagna una foto di sicuro impatto emozionale. Va detto che l’immagine è autentica e non è generata da un’AI, come ultimamente accade sui social. Piuttosto, la donna che vediamo non è una poliziotta israeliana, il bambino non è palestinese e l’immagine non arriva dal Medio Oriente.

L’immagine arriva dal Messico

Con una ricerca inversa per immagini arriviamo all’origine dello scatto. La foto è stata scattata dal giornalista Jorge Becerril e ritrae la poliziotta messicana Arizbeth Ambrosio.

Il primo riscontro dell’immagine arriva proprio dalla bacheca social di Becerril, che ha pubblicato lo scatto su X il 30 ottobre 2023. Lo stesso giornalista descrive la scena con queste parole:

Si chiama Arizbeth Ambrosio, è primo agente di polizia di SSC_CDMX (Secretaría de Seguridad Ciudadana de la Ciudad de México, nda), appartiene al gruppo “Zorros” e ha aiutato una mamma disperata, perché il suo bambino non mangiava da più di due giorni.

La foto è stata scattata ad Acapulco.

Quindi?

Parliamo di bufala perché la narrazione proposta su TikTok non corrisponde al vero: l’immagine non mostra una poliziotta israeliana immortalata mentre allatta un bambino palestinese, bensì una poliziotta messicana con un bambino ad Acapulco, pochi giorni dopo il disastro provocato dall’uragano Otis.

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