Ci segnalano una foto di “militari ucraini che rubano lavatrici”.
Ovviamente si tratta di una fake news, ed una fake news di propagandistica risposta.
Il senso è che di fronte alle testimonianze di “bottini di guerra” e stupri che pervengono dall’Ucraina perpetrati ad opera di militari russi e affini, la propaganda ha due scelte possibili.
Negare le numerose testimonianze, o “ributtare la palla al centro” con fake news che accusano la controparte della stessa colpa.
Una teoria da cortile più che da informazione: “Sì, è vero, i miei sono cattivi e compiono diverse atrocità ma siccome lo fanno anche i vostri siamo pari”.
Teoria che, anche se fosse sostenuta da prove e fatti reali, sarebbe l’equivalente di dichiarare di poter andare in giro a rubare autoradio dopo aver assistito ad uno scippo. Un non sequitur, una fallacia della logica.
Ma anche così, siamo di fronte ad una fake news.
Possiamo porci preliminarmente una domanda: quando un furto non è un furto?
E la soluzione è quando stai portando via da un posto dove sei autorizzato ad entrare qualcosa che sei autorizzato a mettere al sicuro perché ti appartiene, o appartiene a qualcuno che ti ha chiesto di farlo.
Come ci confermano i colleghi di Facta, che hanno rintracciato la foto in una galleria di immagini, la foto è del fotografo Andrew Marienko, e ritrae:
Ukrainian servicemen carry a washing machine as they help to relocate goods from a destroyed by shelling market in Kharkiv, Ukraine, Tuesday, March 15, 2022. (AP Photo/Andrew Marienko)
ovvero:
Soldati Ucraini trasportano una lavatrice mentre aiutano a spostare beni da un negozio distrutto dalle bombe a Kharkiv, Ucraina, Martedì 15 Marzo.
Ovviamente ci tocca rilevare che, per ragione di tempo e luogo, stiamo parlando di bombe russe.
E ovviamente, mentre la foto disponibile su AP Photo è ad alta risoluzione, la foto ricaricata sui social dai vari account che hanno diffuso la fake news è a risoluzione ribassata, sgranata e degradata.
Tipico delle narrazioni “alternative” che si nutrono dell’esibizione di foto sgranate allo scopo di nascondere dettagli, artefatti o dare un’illusione di “veracità” che in realtà dovrebbe suonare come un campanello di allarme.
Abbiamo anche la verifica del portale di fact-checking Lead Stories, per conferma di Lauren Easton, responsabile dell’Associated press.
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