Ci sono bufale ormai datate: eravamo più giovani e ingenui, e nel 2015 ci imbattemmo in un lungo scartafaccio che insegnava a evitare di pagare il bollo auto denunciando lo Stato alla Corte Europea.
Si tratta delle solite interpretazioni giuridiche fai da te: quelle che portano ad esempio a ritenere legale cospargere la propria auto di lame affilate come in un assurdo cartone animato per mutilare i “ladri di stemmi” o i più assurdi consigli pseudolegali per evitare di pagare il canone RAI o altre tasse e imposte.
Un lungo scartafaccione cercava infatti di spiegare all’Italiano da Social, noto per la sua ignoranza giuridica mista all’arroganza di chi vuole tutto sapere, che una tassa di possesso non va pagata perché “ho già pagato l’auto che possiedo”.
Sì, sarebbe sensato se tu non avessi un auto ma un dirigibile che si libra nei cieli in spazio extraterritoriale: il godimento di un’auto dipende dallo stato delle strade, dalla gestione di servizi come il PRA, per sostenere servizi locali di trasporto e per incentivare l’acquisto e la diffusione di veicoli il meno inquinanti possibile.
Si tratta di una situazione affine al c.d. “Canone RAI”, che contrariamente alla volgata non paghiamo “per vedere la RAI” o “perché possediamo una TV”, ma per il possesso di apparecchiature atte alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive che, senza le infrastrutture per trasmetterle sarebbero solo monitor che visualizzano il vuoto spinto.
Ciò posto, nel 2012 fu posta un’interrogazione Europea per chiedere lumi sulla compatibilità tra i bolli auto nazionale e il panorama europeo, che si risolse dichiarando il bollo auto, anche quello italiano quindi, di competenza delle autorità nazionali e non contrario al diritto dell’Unione europea.
Immediatamente saltò fuori il “noncielodikeno” pronto a dichiarare che l’esistenza dell’interrogazione comportava la possibilità di minacciare “denunce alla Corte Europea” per non pagare il bollo.
Ricordiamo che il bollo non pagato comporta l’esazione di sanzioni e interessi e che dopo tre anni di “salto del bollo” si provvede alla radiazione del veicolo dal PRA con necessità di una nuova immatricolazione.
E che ovviamente le citate sanzioni ed interessi potranno ben essere oggetto di esecuzione e fermo amministrativo, con conseguente impossibilità di circolare. Vi consigliamo dunque di non provare a riesumare vecchie bufale.
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