Bisogna saper scegliere le parole: “Tesla ritirerà delle auto dal mercato cinese” ha un significato ben preciso.
E se te lo ritrovi così, pari pari, su Google News, l’aggregatore di titoli giornalistici, fa un certo effetto, diciamolo.
Anzi, non è solo una questione di linguaggio: ritirare (come indicato dal pezzo del CorSera) significa che un prodotto fallace viene ritirato dal mercato, riconsegnato al produttore e sostituito con una nuova versione.
Quello che succede invece è che, come ci ha ricordato il nostro decano Paolo Attivissimo e ci ricorda Reuters, Tesla invece ha diffuso un aggiornamento del software di sistema che non richiede la riconsegna dei veicoli in concessionaria, ma è estremamente urgente da fare.
Avete presente quando il vostro cellulare riceve un “aggiornamento di sistema urgente”? Quando la stessa cosa capita al vostro PC?
O quando dopo un aggiornamento la vostra console preferita smette di scaricare videogiochi, o perde alcune funzionalità che vengono ripristinate solo con un successivo aggiornamento?
La situazione è la stessa
Come ricorda AGI, che con una nota annuncia di aver corretto il primo, erroneo articolo
La casa automobilistica americana, già nel mirino delle autorità cinesi negli ultimi mesi, ha fatto sapere che contatterà i proprietari interessati, che non dovranno restituire i loro modelli, e rilascerà una versione aggiornata del software gratuitamente.
Il problema è nel software che si occupa di segnalare il rischio di collisioni, in questa versione software incline a poter essere attivato erroneamente dal guidatore causando improvvise accelerazioni del veicolo.
Come vedete è una enorme differenza dal richiamo, questa volta fisico e reale, di 6000 veicoli negli USA i primi di giugno per un potenziale difetto nel sistema frenante, dopo aver individuato un veicolo privo di un fermo sui bulloni dell’apparato frenante.
I maggiori dettagli sulla vicenda li troverete al momento sul sito di Paolo Attivissimo: sostanzialmente il “difetto” non è neppure legato all’imperizia del programmatore, ma alla scarsa ergonomia.
Ci riporta Attivissimo che se l’auto è in D (drive, ossia la normale modalità di guida in marcia in avanti) e il conducente aziona di nuovo la leva del selettore di “marcia” (sulla destra del piantone) per cambiare modalità, e se il veicolo deve curvare bruscamente il conducente può accidentalmente toccare e azionare questa leva, attivando inconsapevolmente il cruise control. Se il cruise control è impostato a una velocità maggiore di quella attuale, l’auto accelererà per raggiungere la velocità impostata.
La soluzione proposta da Tesla? Adesso, in caso di attivazione involontaria della leva per attivare la “velocità automatica”, un allarme sonoro avviserà dell’inserimento del “cruise control”, rendendo possibile ripristinare il controllo manuale e avvedersi dell’incauta attivazione.
Niente di più semplice.
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