No, non è vero che Salvini ha dato l’ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
No, non è vero che Salvini ha dato l’ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade Bufale.net

Ci segnalano l’ennesima fake news sul Codice della Strada secondo cui “Salvini ha dato l’ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade”. L’uso tattico del volto del Ministro delle Infrastrutture sbattuto in prima pagina come il proverbiale mostro, il denigratorio “i bambini alla guida”… tutto ricade sulla tematica della bufala come riedizione dei “due minuti di odio” alla Orwell che si diffonde non per ragione, ma per pancia e rabbia.

No, non è vero che Salvini ha dato l'ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade

No, non è vero che Salvini ha dato l’ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade

Lo scopo di questo stillicidio di bufale è palese: nessuno che abbia anche mai solo toccato un’automobile in tutta la sua vita potrebbe credere a Salvini che impone l’obbligo di “stufa accesa in macchina”, reintroduce il Coprifuoco e il Bonus pandemico “Io resto a casa” e toglie la patente a che beve l’Aranciata o ha assunto tachipirina due giorni prima.

Chi condivide si divide tra soggetti in aperta malafede che condividono per partigianeria politica, o soggetti completamente dominati dagli istinti rabbiosi a cui sì, sarebbe corretto togliere la patente di guida e una ipotetica “patente per Internet” in quanto incapaci dell’autocontrollo necessario a qualsiasi attività complessa.

No, non è vero che Salvini ha dato l’ok definitivo avere i bambini alla guida per le strade

Questa volta possiamo spoilerarvi il contorto ragionamento, così stiracchiato che neppure ci prova più a giustificare la fake news.

Secondo l’assurdo ragionamento la patente AM giustificherebbe questa sparata su un ‘tana libera tutti’ falsamente attribuito a Salvini.

In realtà fino al 1º luglio 2004 semplicemente ogni soggetto di età superiore agli anni 14 poteva mettersi alla guida di un ciclomotore non superiore ai 50cc di cilindrata senza avere alcuna patente.

Dal 1° luglio in poi, e dall’anno dopo anche per i maggiorenni non altrimenti patentati, il CIGC divenne obbligatorio e conseguito inizialmente col solo esame teorico, ed un corso frequentabile a scuola o in autoscuola.

Con la legge n. 120/2010 fu introdotta una prova pratica e fu arricchito il programma di studi per la prova teorica, introducendo un’ora per la gestione del ciclomotore in caso di emergenza, con decreto interministeriale n. 106 del 23/3/2011 e il decreto ministeriale n. 81 del 1/3/2011 fu introdotto un programma unico per scuole e autoscuole e nuove modalità per esame teorico e pratico.

Dal Gennaio del 2013 il CIGC fu sostituito dalla Patente AM, dalle identiche qualità ma adesso anche un documento di identificazione: il CIGC era un certificato privo di foto che andava esibito accanto ad un documento di identità valido, la Patente AM è una patente di guida.

Chi consegue la Patente B consegue automaticamente la facoltà di guidare tutti i veicoli compresi nella patente AM, per la stessa logica secondo cui chi conseguiva la patente B dopo il CIGC vedeva lo stesso revocato e sostituito negli effetti pratici dalla patente B (avrebbe quindi esibito la sola patente B e non più il CIGC).

Quindi anche volendo contare i quadricicli leggeri da 50cc equiparati ai ciclomotori, il Codice della Strada Vigente non ha introdotto alcuna autorizzazione diversa dalle disposizioni su CIGC e Patente AM.

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