No, non è vero che l’OMS vuole una cessione di sovranità nazionale
Ci risiamo: continuate a subissarci con improbabili richieste di firme, proteste e trattative per fermare l’Organizzazione Mondiale della Sanità perché, a dire della pletora di post che ci citate, l’OMS vuole una cessione di sovranità nazionale.
A parte il fatto che ingerire nel processo democratico e legislativo di un organismo sovranazionale con una raccolta di firme è tanto sciocco e insensato come illudersi che “non autorizzo Facebook ad usare i miei post” serva a qualcosa, la teoria alla base di tutto questo è una nota fake news.
No, non è vero che l’OMS vuole una cessione di sovranità nazionale
Il tema è stato affrontato in tempi non sospetti su Quotidiano Sanità, da parte del sempre eccellente Giovanni Rodriguez, che leggiamo con grande affetto su X e ci consente così di scansare l’immancabile accusa che arriva sempre quando rompiamo le vostre illusioni, “Eh ma i debbunkerz difendono i poteri forti, kivvipaka per tutti questi fact checking? La kasta? Soros? I rettigliani?”
La bozza di cui parliamo contiene infatti la frase
“Gli Stati hanno il diritto sovrano di determinare e gestire il loro approccio alla salute pubblica, in particolare la prevenzione delle pandemie, la preparazione, la risposta e il recupero dei sistemi sanitari in base alle proprie politiche e alla propria legislazione, a condizione che non causino danni ad altri Stati e ai loro popoli”
rimarcando solo un
“ruolo centrale dell’Oms, in quanto autorità di direzione e coordinamento del lavoro sanitario internazionale, nella prevenzione delle pandemie, nella preparazione, nella risposta e nel recupero dei sistemi sanitari, nella convocazione e nella generazione di prove scientifiche e, più in generale, nella promozione della cooperazione multilaterale nella governance della salute globale”
Diventa il fact checking più breve della storia dell’umanità: se il linguaggio non è un insieme arbitrario di segni, rutti e borborigmi, e non lo è, rimarcare il diritto sovrano degli stati è l’opposto esatto di avocare il diritto sovrano degli stati, e ricordare che l’autorità di direzione del lavoro sanitario internazionale ha un ruolo centrale di direzione e coordinamento è come ricordare che l’acqua è bagnata e il fuoco brucia.
L’intero assioma della bozza in approvazione è semplicemente un richiamo alla cooperazione internazionale. Ad esempio affrontando il ruolo della proprietà intellettuale sui farmaci, riconoscendo (cosa a noi nota, vedi link) che iniziative estemporanee di abolizione dei brevetti tout court non funzionerebbero mai, ma un invito alla trasparenza e collaborazione potrà accelerare lo sviluppo di medicinali sempre più efficaci.
E i notutto dovrebbero essere contenti, dato che passano la vita a chiedere ogni dato possibile, a costo di millantare di aver ricevuto documenti pubblicamente accessibili dal “Cuggino hacker”.
Altro nodo è creare reti di logistica e approvigionamento di farmaci, cosa che, ricorderete, è stato il problema per cui nei primi mesi della Pandemia i notutto sono passati in scioltezza da
“Non ci sono vaccini per tutti perché la kasta ci vogliono tolgono il vaccino per darlo ai vips, datelo alla veraggente”
a
“Ci vogliono igniettare il vaxx per forza non lo vogliamo il vaxx”
Tutto questo ovviamente non parla di limitazioni o avocazioni della sovranità, e neppure le contiene.
Potete quindi evitare ogni richiesta di condivisione e raccolta firme sul tema.
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