Ci segnalano i nostri contatti una curiosa notizia per cui la vittoria dell’Eurovision è stata riassegnata alla Svezia.
Ovviamente, si tratta di una fake news, e se cliccando sul profilo avete notato qualcosa di strano, è perché siete nel giusto.
Si tratta dello stesso account che un tempo si chiamava “Beatrice Juvenal”, ed ora si chiama “Stefania Piccimni”.
Il nome di penna che ha creato un account-troll con volti in GAN, la “Computer Graphics più vera del vero” e storie con nomi visibilmente inventati a base di novax umiliati, alpini vaccinatori e vaccinatori crudeli ha semplicemente cambiato nome e immagine profilo.
Non ha neppure creato un profilo nuovo: all’id 100079461065219, dove un tempo rispondeva la “Giornalista Indipendente Beatrice Juvenal” ora risponde Stefania Piccimni.
Che nella sua nuova vita ci ha deliziato della fake news della vittoria della Svezia di come Putin abbia lanciato la misteriosa “operazione Scogliattolo” (sic!!)
Ma tutto questo è una prosecuzione della narrazione Juvenal
Noterete da una ricerca presso l’Ordine dei Giornalisti che non risulta alcuna Stefania Piccimni, come non risultava alcuna Beatrice Juvenal.
I colleghi di Open avevano già dedicato un lungo articolo al profilo quando era ancora nominato Juvenal: poco dopo l’ignoto autore ha deciso di deliziarci con un colpo di scena.
Beatrice Juvenal, punita dai Poteri Forti con la perdita del suo titolo di Giornalista, non avrebbe mai più dato notizie, accolta dalla solidarietà di profili spesso istoriati con simboli legati al Cremlino e la proposta di muoversi su Telegram o Signal, il social criptato.
In realtà il motivo fondamentale è che diversi fact checker, come noi, i colleghi di Facta e Open avevano svelato il “trucco” che consentiva all’account di avere un volto per ogni storia.
Ovvero l’uso di volti in GAN, l’algoritmo che consente di creare un volto virtuale partendo da pochi elementi. Oppure di trovarne infiniti e già pronti sul sito “This Person doesn’t Exist”.
In seguito al presunto ban l’account per un po’ si limitò a pubblicare brevi accuse, senza immagini, cancellando ogni volta il post passato.
Tutto questo per evitare segnalazioni e impedire che i lettori leggessero gli inevitabili commenti coi brani di fact checking: nella narrativa, la “privazione del titolo di giornalista” aveva impedito alla presunta Juvenal di esprimere ogni notizia.
Lo stesso titolo di “Giornalista indipendente” era stato trasformato in “Attivista novax”, nel tentativo di capitalizzare sul pubblico antivaccinista.
Adesso l’account ha un nuovo nome, un volto in GAN (riconoscibile dai tratti distintivi che abbiamo imparato ad apprezzare) e l’immagine di copertina presa dalla pagina Facebook del premio “Donna dell’Anno”.
Ma persegue con gli stessi stilemi: fake news pubblicate e rimosse subito dopo la loro viralizzazione.
Nel momento in cui pubblichiamo questo articolo la fake news per cui la vittoria dell’Eurovision è stata riassegnata alla Svezia è stata rimossa, sostituita dai dettagli dell'”operazione scogliattolo”, “operazione speciale” di invasione della Finlandia
Ovviamente una fake.
E non sappiamo quali altre notizie l’account fake che abbiamo imparato a conoscere partorirà.
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