No, non è vero che il Governo Inglese nasconde le morti da immunizzazione
Alla chetichella sotto l’ombrello bellico, torna la fake news per cui Governo Inglese nasconde le morti da immunizzazione.
Variante di un testo che abbiamo già affontato in passato, che dalle stesse fonti deduceva l’esistenza della, in realtà inesistente, sindrome “VAIDS”.
Buona parte dell’opera quindi è fatta: per il resto ci rivolgeremo ai tecnici di Reuters, e possiamo anticipare che si tratta di dati reinterpretati in modo alquanto ardito.
Come amiamo sempre dire, Bufale non è un portale di medicina: ma neanche tutti gli altri siti che non facciano capo ad autorità mediche riconosciute lo sono. E anche quando lo sono, precisano sempre se stanno parlando “ex cathedra” o meno.
La tesi, nel solito portale che richiede “donazioni contro la censura”, parla di “spie Pfizer che avrebbero denunciato complotti” e del dato inglese.
No, non è vero che il Governo Inglese nasconde le morti da immunizzazione
Nonostante le “fonti governative citate” ricordino che il dato grezzo dei contagi e delle morti di chi si sottopone a tamponi non sia in alcun modo sovrapponibile al dato sull’efficacia dei vaccini, il testo citato ne fa, ancora una volta, un minestrone.
Minestrone nel quale non vengono presi in considerazione i campioni di riferimento, la condotta dei soggetti e il periodo di esame. Health Survey ricorda infatti che gli ultraottantenni presi ad esame in alcune elaborazioni erano tornati ad una vita sociale attiva dopo la vaccinazione, e questo e gli altri fattori concorrenti non venivano presi in considerazione nell’”analisi” di Exposé.
Analisi che invece decide ad un certo punto di virare sulle bufale sulla donazione del sangue dei vaccinati che tanti problemi stanno creando ancora adesso ed ancora da noi.
Aggiungendo inoltre un paragrafo sulla presunta e altrettanto immaginaria sindrome ADE, anche essa ampiamente sconfessata dalla scienza medica e che prende il suo nome da un fenomeno del tutto diverso.
Anche di questo avevamo già parlato in passato.
Riassumendo, si tratta di una interpretazione artificiosa del dato, attribuita al governo ma da esso sconfessata, elaborata non senza errori anche gravi da un “lettore preoccupato” e anonimo di un “portale di controinformazione”.
L’aggiornamento a Marzo
Il dato più recente delle autorità locali, aggiornato al 3 marzo, dimostra invece che sul campione normalizzato chi ha ricevuto le due dosi più booster presenta un tasso di mortalità ben inferiore.
La magagna, rivela Reuters, deriva dal fatto che nelle settimane precedenti UKHSA si limitava a fornire il dato non normalizzato, seguito dal dato di morte tra i non vaccinati e tra i cicli completi con booster, ma non i cicli incompleti o senza booster.
Il problema è che spesso molti portali di controinformazione riempivano i vuoti con semplici operazioni matematiche.
Ignorando che la statistica è una scienza assai complessa dove non puoi semplicemente sovrapporre statistiche di enti e fonti diverse per guardare le “linee che coincidono”, perché a seconda dei fattori e del campione di riferimento non coincidono affatto.
Interpellata da Reuters UKHSA ha confermato di non avere “niente da nascondere”. Ricordate quanto dicemmo sul Paradosso di Simpson?
È una distorsione che ritorna spesso nelle fonti alternative-novax e si basa su una realtà di fatto: i novax sono una specie in via di estinzione.
Lo sono perché nel resto del mondo il numero di vaccinati cresce (intorno al 90% in Italia, intorno al 67% a ciclo completo più booster e 85% con due dosi in Inghilterra) e, sommato al numero di guariti, il numero di non immunizzati recede.
Quindi è statisticamente più probabile imbattersi in un vaccinato che in un non vaccinato, ed è per questo che il dato va normalizzato.
Tra i vaccinati esiste sempre un numero, sia pur ridotto di un intero ordine di fattori, di persone che sviluppano la malattia, di cui alcuni la possono sviluppare in forme tali da richiedere ospedalizzazione.
Per questo il dato va solitamente “normalizzato”, o meglio paragonato al campione di riferimento (gli stessi complottisti, ignorando la statistica, amano parlare di “normalizzazione” come un termine di derisione. Un insulto che dovrebbe dimostrare come i “debunker” da loro odiati rendano “normale” ciò che per loro non lo è).
Se in una data collettività c’è il 70% di vaccinati e il 30% di novax, ovviamente prelevando il dato dalle Terapie Intensive troverai entrambe le categorie ospedalizzate.
Ma se tieni conto nel dato del campione più ampio di riferimento (la c.d. “normalizzazione”), ecco che il dato si “diluisce”.
Quindi no, non è vero che il Governo Inglese nasconde le morti da immunizzazione.
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