No, non è vero che i vaccini Pfizer sono prototipi di bioarmi prodotti da società militari
Ci segnalano i nostri contatti una condivisione per cui i vaccini Pfizer sono prototipi di bioarmi prodotti da società militari. Ovviamente il testo non contiene alcuna prova dell’esistenza delle “ditte militari” e neppure contiene la prova delle stesse.
Il testo contiene due elementi che a ben vedere invece invalidano completamente l’assunto, nello stile tipico delle condivisioni novax che forniscono come “prove” link del tutto inattinenti confidando sul fatto che il disinformato medio clicca condividi prima di leggere le fonti, e sovente non le leggerà mai.
Due elementi che diventano tre: come vedremo nei commenti un individuo dichiara, falsamente, che gli ebrei sarebbero immuni a SARS-CoV2, con le pesanti implicazioni del caso.
No, non è vero che i vaccini Pfizer sono prototipi di bioarmi prodotti da società militari
Partiamo dalla prima accusa: non ci sono i nomi delle ditte militari perché esse non esistono. Abbiamo parlato approfonditamente della genesi dei vaccini a mRNA, del Nobel a Karikò e Weissman, e abbiamo seguito l’approvazione del vaccino che sarebbe poi diventato il Cominarty da FDA ed EMA.
Nessuna menzione di quella che poi sarebbe diventata la “bufala dei Biolabs”, la triste saga di laboratori supersegreti in Ucraina che Putin, Trump e altri personaggi mitologici di una “legione dei buoni” sarebbero andati a cercare.
I link citati nella “Conferenza di Stoccolma” sono una nostra vecchia conoscenza di cui abbiamo diffusamente parlato qui, ovvero un documento riguardante aborti spontanei “da vaccino”.
Il meccanismo della bufala è quindi un volo pindarico: se i vaccini causano aborti, allora lo fanno apposta. Se lo fanno apposta sono armi.
Ma la premessa maggiore è falsa, quindi il sillogismo è falso.
La bufala dei vaccini che causano aborti
Ne parlammo diffusamente nel 2022. Si trattava dell’ennesima variante dei presunti “pfizer leak”, con memorandum interni trasformati in “documenti segreti svelati dagli hacker” (ulteriore intersezione tra la galassia Novax e filo-Putin che vede negli “hacker filoRussi” le semidivinità pagane di un Pantheon al cui vertice c’è Putin e come Satana l’Occidente e tutti i suoi progressi scientifici).
E non a caso l’abbiamo visto relativamente alla falsa accusa rivolta al vaccino Pfizer di procurare aborti, esaminata qui.
In realtà, come confermano i colleghi dei circuiti IDMO ed EDMO di Fact-checking, dati alla mano si comincia già malissimo parlando di “documento segreto”. Il documento di cui parliamo è stato rilasciato ad un’organizzazione previa richiesta di accesso ai documenti amministrativi presso gli USA, che hanno risposto.
Un segreto che ti viene rivelato se chiedi con gentilezza non è un segreto: è una risposta.
E ci si permetta un momento di ironia dichiarando che la risposta che i novax hanno trovato dentro di loro era quella sbagliata.
Tornando seri una perversione statistica, una aberrazione del dato causata dall’incapacità tecnica di comprensione di un testo tecnico al quale si è cercato di applicare categorie e schemi mentali non pertinenti.
Il documento sugli aborti spontanei causati da Pfizer dice tutt’altro: novax alla carica
Come avemmo modo di spiegare ampiamente in questo articolo, i memorandum contengono i dati della farmacovigilanza.
Le segnalazioni prive di ogni nesso di continuità, destituite di ogni correlazione, di ogni possibile evento avvenuto durante il “roll out” mondiale della vaccinazione.
Il primo memorandum riportava infatti “effetti collaterali” altrimenti improbabili e grotteschi come “non aver contratto la SARS”, “non aver contratto la MERS”, “aver effettuato il vaccino contro SARS-CoV-2” e “Aver sviluppato la magia”.
Ora come allora valgono alcune necessarie premesse:
- Le segnalazioni di farmacovigilanzasono segnalazioni, non effetti collaterali accertati
- Non basta una maschera di Guy Fawkes per essere “Anonymous” e diventare immuni da scrutinio o esame
- Non è la prima volta che la propaganda novax si nutre dell’uso della farmacovigilanza strumentale
- Non è un attacco hacker se sono dati liberamente disponibili
- Considerare “Non ho contratto SARS e MERS” come effetto collaterale denuncia la natura di mera segnalazione dell’elenco
Torniamo ora al “nuovo leak”.
Esaminato in ogni dettaglio, e con l’aiuto di tecnici ed esperti, dai colleghi di Reuters. Che dimostrano che la statistica esibita è stata collazionata in modo del tutto erroneo.
Il documento difetta di un elemento essenziale per ogni statistica: il campione.
Non riporta il numero di donne che hanno ricevuto il vaccino in totale. Come ogni studente di statistica sa, una tabella priva di campione statistico è sostanzialmente un biglietto di sola andata per la bocciatura con invito espresso al salto dell’appello successivo.
Non sapendo quante sono le donne vaccinate non esiste un campione. Non esistendo un campione ogni percentuale è un numero spurio e inesistente.
Infatti Emily Adhikari, assistente presso la Divisione di medicina materno-fetale presso il Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, ha dichiarato che la tesi che la maggioranza delle donne incinte avrebbero abortito spontaneamente dopo il vaccino Covid deriva presumibilmente dalla considerazione sbagliata secondo cui le 238 gravidanze che non avevano fornito un esito al momento della segnalazione avessero avuto un risultato negativo. Invece, spiega l’esperta, quelle gravidanze erano in corso al momento della segnalazione.
Sostanzialmente, il testo non dice che ci sono state 238 gravidanze terminate in aborti, ma che nel campione generale di coloro coinvolti nei report di sicurezza, 238 donne hanno dichiarato di essere incinta.
Cosa degna di attenzione in quanto per tutta una serie di ragioni storiche, le donne incinte difficilmente se non mai fanno parte dei trial e ovviamente quando la vaccinazione riguarda donne incinta i medici osservano la situazione.
Situazione che nonostante un campione risibilmente piccolo convertito in corsa in assenza di campione dall’interpretazione novax, rende risultati diversi.
Citando i colleghi di Facta che hanno offerto traduzione puntuale e da noi riverificata, su 270 donne incinte vaccinate, non è stato registrato alcun risultato per 238 di queste. Dei 32 restanti casi: 23 hanno riportato un aborto spontaneo, 2 decessi neonatali, 2 aborti spontanei con morte intrauterina e 1 aborto spontaneo con morte neonatale. Cinque casi sono stati segnalati come «in sospeso» e un altro ha avuto un «esito normale». Non è vero quindi che in base al documento di Pfizer, la maggioranza dei bambini in utero è deceduta dopo che alle donne in gravidanza è stato somministrato il vaccino, come sostenuto erroneamente nel post oggetto di analisi.
Ciò che è invece è vero è che nei mesi successivi della pandemia si è invece scoperto che
Il CDC (Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie USA) ha raccolto dati mediante la propria app e altri sistemi di monitoraggio. Tali dati hanno dimostrato che non ci sono profili di mancata sicurezza per le donne incinta e i loro bambini nati durante la vaccinazione in gravidanza. Altri dati relativi agli aborti tra persone che hanno ricevuto il vaccino a mRNA prima delle venti settimane di gravidanza non hanno individuato alcun rischio di gravidanza. Il rischio di gravidanza per individui che hanno ricevuto il vaccino erano intorno al 13%, simili a quelli nella popolazione generale non vaccinata.
Quindi non ci sono stati trial su non significa “è dannoso per”, specie se i dati successivi ti smentiscono
Cosa dicono i verbali del CTS descretati?
Questa volta chi condivide è così gentile da fornire una prova ulteriore: i verbali del Comitato Tecnico-Scientifico. Abbiamo provato a leggerli, trovando quindi ripetuto un concetto del quale pubblicheremo screenshot, tanto sono stati desecretati
Era già noto nel 2022 che “la stragrande maggioranza dei casi di ricoveri nelle terapie intensive e di eventi fatali” si verificavano nei soggetti di età superiore agli anni 50 non vaccinati.
Sostanzialmente i “documenti desecretati” provano che durante la Pandemia era più sicuro vaccinarsi che non farlo.
Il complotto del complotto: gli ebrei immuni
Nelle condivisioni citate appare una curiosa screen, una secondo cui gli ASKNZ, ovvero “ebrei askenaziti” scritti in tal guisa allo scopo di tentare di evitare le inevitabili segnalazioni come hate speech sarebbbero immuni al SARS-CoV2, riesumando così la bufala vintage degli “ebrei avvelenatori dei pozzi”
Anche qui si pubblicano paper senza leggerli: il paper parla del recettore ACE2, enzima convertitore dell’angiotensina considerato parte del processo infettivo, analizzando le varie espressioni dello stesso, e nulla di più.
Basti empiricamennte ricordare che Isreaele nel solo primo anno della pandemia ebbe 83.540 casi e 606 vittime al 10 Agosto 2020.
Non c’è altro da aggiungere.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.