“I cadaveri di Bucha sono degli attori”: abbiamo già visto come le intersezioni tra la narrazione novax e quella pro-Putin siano molteplici. Una di queste passa per l’estremo negazionismo.
Bisogna negare, negare ad ogni costo. Anche quello che è ovvio, diventa una realtà da videogame. I morti di Bergamo? Nonostante le drammatiche immagini provenienti dalla prima ondata, non esistono, se esistono i camion sono vuoti, se ci sono cadaveri sono dei falsi creati dai “Poteri Forti”.
Le ambulanze in piena Pandemia? Ecco i novax inseguire le ambulanze coi loro cellulari, armati di complotto. Le vittime di Mariupol? Sicuramente è un complotto, non è morto nessuno, se è morto erano i pericolosi “Nazisti da denazificare”.
Abbiamo assistito in diretta al ritorno di immagini decontestualizzate spacciate per falsi cadaveri, immagini prelevate di peso dalle bufale sul COVID19.
Non ci stupisce vedere lo stesso tipo di linguaggio usato per cercare di “normalizzare” le turpi immagini dei cadaveri di Bucha. Ci stupisce solo quello che vi abbiamo visto intorno.
Perché ovviamente, nel video completo non c’è alcun cadavere che muove la mano
Partiamo dall’analisi di Shayan Sardarizadeh, per BBC.
Ovviamente, prima di cliccare sulle immagini, vi preghiamo di ricordare che si tratta di immagini crude, a dispetto di quanto sia detto.
Guardando il video noterete che la presunta mano in movimento è una goccia d’acqua che si muove sul vetro dell’automobile da cui il cadavere è inquadrato.
Parimenti i presunti cadaveri in movimento nel filmato sono, non a caso ripresi dagli specchietti retrovisori dei veicoli.
Chiunque abbia mai guidato un’automobile in vita sua saprà benissimo che gli oggetti negli specchietti retrovisori sono più vicini di quello che sembrano, e spesso deformati agli angoli dello specchio.
Gli specchietti retrovisori non sono oggetti di precisione, e le immagini riflesse in uno specchietto in movimento e umido vengono deformate.
Quella deformazione fornisce l’illusione del movimento.
Come riporta il portale di fact checking Open, la teoria è stata rilanciata da un portale filorusso chiamato “guerra ai Falsi”, sospettosamente creato il giorno dell’invasione in Ucraina e che, scollegato da circuiti di Fact Checking internazionale come IFCN ed EDMO, si è autoattribuito il ruolo “fact checker” di notizie belliche.
Perlopiù con un’ottica decisamente filorussa, stridente nell’attuale situazione in cui numerosi outlet di notizie del Cremlino sono stati limitati in Europa per la loro diffusione di notizie parziali.
Il portale diffonde la fake news che abbiamo visto anche da noi, aggiungendo motteggi a Zelensky definito un “tamaturgo che resuscita i morti”, dimostrando di discostarsi, e molto, dai principi di fact checking cui IFCN e portali da esso ispirato (come noi) dovrebbero seguire.
Limitandosi quindi ad analizzare i fatti, anziché proporre interpretazioni personali e “stilettate” ai personaggi del momento.
Il tutto, unito alla già debunkata teoria del “braccio in movimento” e del “corpo che si muove” porta ad archiviare l’analisi proposta come imprecisa, inaccurata, macchiata da un forte bias di conferma e, sostanzialmente, una fake news a sua volta.
Proprio a stretto giro di posta dal post che minimizza le fosse comuni a Bucha infatti ecco arrivare le inoppugnabili immagini della società saltellitare Maxar.
Ovviamente siamo in una guerra: la Russia quindi sarà portata a negare la portata di ogni immagine che possa implicare sue responsabilità internazionali, politiche e militari. L’Ucraina invece a rivendicare la portata dell’invasione contrastando la teoria “ufficiale” del Cremlino che vuole una “operazione speciale”.
Di fatto però non è vero che cadaveri di Bucha sono degli attori.
Aggiornamento: le citate immagini sono state esaminate e dimostrano la presenza di corpi da giorni prima della macabra scoperta, se non settimane.
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