No, non è vero che Facebook ha vietato il Padre Nostro
Ci segnalano i nostri contatti un post virale che spiega al pubblico come “Facebook ha vietato il Padre Nostro” e che, ovviamente, l’unico modo per ribadire la Fede e punire il malvagio Meta è condividere.
Ignorando che se fosse vero semplicemente ogni condivisione sarebbe cancellata, e ignorando che non è assolutamente vero.
No, non è vero che Facebook ha vietato il Padre Nostro
La bufala circola ininterrottamente da almeno due anni e da due anni i portavoce stessi di Meta la smentiscono.
Il motivo è evidente: si tratta di una delle “bufale dell’amen e del colore”, tipologia di cui abbiamo parlato più volte. Si chiede nei commenti una preghiera per infermi immaginari, per “ripristinare la fede” o millantando donazioni di prodotti inesistenti.
I commenti renderanno il post virale e lo porteranno in cima a tutti gli algoritmi (alla faccia della censura) e le ricondivisioni e copie dei messaggi porteranno altri utenti al mulino della pagina.
Ovviamente questo non esclude che qualcuno dei postatori vi creda davvero: anche questo fa parte del gioco e i diversi post di argomento uguale daranno legittimità all’argomento principale.
Non esiste alcuna pubblica dichiarazione di Mark Zuckerberg contro il Padre Nostro e non esiste alcun divieto di postare informazioni religiose sulle pagine: al massimo nei campi profilo non vi sono più informazioni politiche e religiose, che nessuno esclude possano essere fornite nei post.
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