No, non è vero che Bill Gates ha portato in Puglia le zanzare della malaria
Secondo l’ultima teoria del complotto Bill Gates ha portato in Puglia le zanzare della malaria. Quel Bill Gates diventato moderno eroe folk, ovvero quel personaggio fiabesco o leggendario, tipo il Giacomino delle favole, o il John Henry o il Giovannino Semedimela (basato quest’ultimo sul pioniere Johnathan Chapman) cui, a prescindere dalla sua esistenza fisica o meno, vengono attribuite gesta incredibili pronte a entrare nelle leggende moderne.
In questo caso Bill Gates per i complottisti diventa una specie di satanasso negativo, origine di ogni Male nel mondo, pronto a inserire veleni e rane frullate nel Nesquik quando nessuno lo guarda, organizzare piani per rubare il Sole, creare in laboratorio cosciotti di pollo animati che fuggono dal piatto, creare giurie che decidono chi vive e chi muore ed ergersi al comando di un esercito di zanzare mutanti in grado di vaccinare i novax e diffondere malattie, a sfregio.
Proprio quest’ultima fake news è tornata con la notizia della scoperta di alcuni esemplari della zanzara anofele, vettore della malaria, nel Salento.
La correlazione tra le due cose insinuata è un messaggio spurio e infondato.
No, non è vero che Bill Gates ha portato in Puglia le zanzare della malaria
Effettivamente esistono studi della fondazione Gates sul contrasto alla diffusione delle zanzare anofele, cui fanno parte diversi poli di ricerca anche Italiani.
Si tratta di ricerche di laboratorio di segno del tutto opposto alla diffusione. In realtà nel 2016 la Fondazione Gates ha sì pagato dei progetti per interferire con le zanzare, ma per creare una popolazione di zanzare sterili.
L’idea alla base della ricerca è abbastanza semplice. Le zanzare succhiano il sangue per nutrire i loro piccoli. Quindi è un circolo vizioso: succhiano sangue, si riproducono, nuove zanzare succhiano il sangue, colonie di zanzare diffondono malattie.
Puoi sterminare le zanzare con pesticidi e altre sostanze, ma rischiando di avvelenare anche i raccolti e le persone. Puoi bonificare i territori dove esse vivono, ma anche questo ha importanza limitata.
Puoi distribuire zanzare sterili, che non sono fisicamente in grado di riprodursi.
La zanzara, che non ha modo di sapere dello stato della fertilità del partner non esistendo al mondo cliniche della fertilità per zanzare, si accoppiano quindi con le zanzare sterili, non succede niente, il numero di zanzare si riduce.
Le modificazioni genetiche coinvolte sono due, e riguardano le zanzare femminili:
- Un gene particolare rende le larve che nasceranno dagli accoppiamenti malformate e incapaci di sopravvivere fino all’età adulta
- Un gene rende le zanzare manipolate riconoscibili con una particolare luce che le rende fosforescenti.
Questo è quanto. A questo aggiungiamo la ricerca di Oxtech, che invece nel 2022 ha ottenuto dei fondi per modificare geneticamente le zanzare maschili in grado di non esprimere i geni che le spingono a pungere, e avremo il doppio tentativo di rendere le zanzare incapaci di procreare, e quelle che riusciranno a farlo meno “aggressive” nei confronti dell’essere umano.
La ricomparsa delle zanzare nel Salento? Come ricorda l’ISS è rilevante dal punto di vista entomologico ma non desta alcun allarme per il ritorno della Malaria.
La prevenzione passa anche dalla vigilanza, ma le condizioni igienicosanitarie sono mutate da allora in modo radicale.
Conclusione
Non esiste alcun collegamento tra gli studi della Fondazione Gates e la scoperta delle zanzare anofele nel Salento, che peraltro non consta di allarme Malaria.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.