No, l’Italia non è “già in guerra” con la “campagna di Russia”: fermiamo i titoloni
“L’Italia è già in guerra”, tuonano dalla redazione di Contropiano in un articolo che riprende l’argomento che abbiamo trattato in ben due analisi. Il topic, ovviamente, è quello della circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito in cui si parla di addestramento al warfight, considerata la situazione in Europa. In questo articolo abbiamo riportato le spiegazioni dello SME, in questo secondo articolo abbiamo precisato che quella circolare non lascia intendere un imminente ingresso dell’Italia in guerra.
Niente di nuovo, sostanzialmente: lo Stato Maggiore dell’Esercito ha precisato che la circolare non è da intendersi come un ingresso dell’Italia in guerra. Contropiano, invece, scrive che “a quanto pare la terza guerra mondiale è già cominciata” e che “il governo” non avrebbe ritenuto necessario “spiegarlo alla popolazione”.
Ancora, Contropiano scrive che “in due striminzite paginette si ordina, non si dice, di modificare radicalmente lo stato di allerta delle truppe”. Con questa descrizione la redazione trae la conclusione che l’Italia entrerà in guerra.
Ad oggi non esiste alcuna “campagna di Russia” né esistono notizie sull’ingresso dell’Italia in guerra, decisione impossibile da nascondere. La circolare preoccupa comprensibilmente molti italiani, ma per sfuggire alla strategia acchiappaclick che tanti siti e tante pagine Facebook stanno adottando in queste ore, rimandiamo alle parole dello Stato Maggiore dell’Esercito riportate dall’Ansa:
Un documento “ad esclusivo uso interno di carattere routinario“. Così lo Stato maggiore dell’Esercito definisce la “lettera che sta circolando su alcune chat di messaggistica istantanea” relativa alla situazione internazionale. E’ un documento, prosegue lo Stato maggiore, “con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti“.
Si tratta solamente di un titolone, con un evidente tentativo di fuorviare una notizia già precisata dai diretti interessati.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.