No, in America si può donare sangue anche dopo l’inoculazione (ed altre bufale vintage)

di Bufale.net Team |

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No, in America si può donare sangue anche dopo l’inoculazione (ed altre bufale vintage) Bufale.net

A volte ritornano: la bufala per cui in America non si può donare sangue anche dopo l’inoculazione, la bufala dei misteriosi alieni di grafene nel sangue dei vaccinati, la bufala del grafene nel sangue dei vaccinati.

A volte tornano, tutte assieme, come un treno o un “Voltron” di Bufale, il termine che usiamo quando più bufale vengono unite in un solo canovaccio virale.

Fact checking breve, con gli elementi che già abbiamo: in America accettano il sangue dei vaccinati, che non ha valore “inferiore” a quello dei novax, non ci sono misteriosi alieni di grafene che vivono nei vaccini perché, ovviamente, non c’è grafene nei vaccini, né misteriose anomalie e “accumuli” tali da giustificare le tre bufale precedenti.

Ma andiamo con ordine e (ri)affrontiamo le bufale una per volta.

No, in America si può donare sangue anche dopo l’inoculazione

Nasce tutto da un caso che osammo definire “un caso di miocuggino maledetto“. Un telefono senza fili novax e virale fomentato dall’uso di TikTok e altri social di messaggistica breve.

La storia, come mille altre leggende metropolitane, nasce sostanzialmente dal video di un ragazzo Americano che riferisce che “uno che lavora alla Croce Rossa” gli ha detto in confidenza che altri che lavorano gli hanno sconsigliato di donare il sangue. Video nel quale il ragazzo chiude con l’ennesima variante del “Non so se è vero, se lo fosse sarebbe grave, controllate voi”.

Tanto è bastato per creare il solito fenomeno di isteria collettiva, tale da spingere la Croce Rossa  a pronunciarsi.

La Croce Rossa americana specifica che possono donare il sangue tutti i cittadini che abbiano ricevuto un vaccino approvato dalla Food and Drugs Administrarion (FDA), che al momento della donazione si sentono bene e che non accusano sintomi della Covid-19.

Per coloro che hanno ricevuto, invece, un vaccino Covid attenuato o non riconosciuto dalla FDA oppure, ancora, non possono fornire il nome del vaccino ricevuto è richiesto un tempo di attesa di due settimane. A sottolineare questo è Jenelle Elli, direttrice delle comunicazioni internazionali per la Croce Rossa americana interpellata da Reuters (lo riportano anche i colleghi di Facta).

La bufala pervenne nel maggio di quest’anno anche in Italia, costringendo a pronunce del Ministero.

Il sangue dei vaccinati non contiene elementi contagiosi

Una sottoteoria vede la bizzarra asserzione che la proteina spike contenuta nei vaccini sia contagiosa a sua volta.

Sostanzialmente asseriscono i novax che ricevere sangue da un vaccinato, o entrare in contatto con un vaccinato, equivalga a ricevere il vaccino o ammalarsi di COVID.

Teoria tanto infondata quanto ritenere che subendo una donazione di sangue si erediti il totale delle vaccinazioni del donatore.

Nel vaccino non ci sono misteriosi alieni

Una delle teorie decisamente più fantasiose e sci-fi nate nel tempo dalla prima vede il divieto di donazione fondarsi sulla presenza di parassiti alieni fatti di grafene, inoculati nei vaccinati, e muniti di cattive intenzioni e una intelligenza maligna. Tale da deridere i ricercatori attraverso il vetrino.

Come ha avuto modo di precisare Politifact, il Primario di Parassitologia della Clinica Mayo è stato sottoposto alla visione delle foto del parassita alieno e varianti.

Certificando che la foto semplicemente ritrae un semplice componente non cellulare (una macchia di sali e lipidi) di qualcosa (probabilmente il vaccino) sfocato come una foto dello Gnomo Armato di Ascia in Mistero e che nessuno degli elementi dei quali i “parassiti alieni” vengono descritti essere composti è in grado di dare origine a sostanze viventi.

Felci dalle cattive intenzioni e piccole meduse hanno le stesse possibilità di entrare in una siringa di un microchip.

Infine, ci ricorda Health Feedback, parliamo di fake news connesse tra loro.

Se i “parassiti alieni”, aka parassiti artificiali, sono ghiotti di grafene, va da sé che dimostrato che il vaccino non contiene grafene, i parassiti non avrebbero niente di cui sfamarsi, né uno scopo per esistere.

Il che ci porta alla terza fake collegata

No, il sangue dei vaccinati non vale di meno perché contiene il grafene

Come abbiamo visto, non ci sono evidenze che i vaccini contengano grafene.

È un preconcetto del complottismo assai comune, apparso in più notizie.

Come ci ricorda Facta e confermano diversi colleghi in tutto il globo, il grafene o il suo ossido non fanno parte dei vaccini (né, tantomeno, inducono proprietà magnetiche).

Se vi fosse grafene o ossido di grafene, questo sarebbe immediatamente visibile, come fa notare a Newtral il professor Diego Peña, docente di chimica organica dell’Università di Santiago de Compostela. Le soluzioni di ossido di grafene infatti sono fortemente colorate, come è possibile vedere qui e qui, e la sostanza pura è una polvere marrone; il vaccino invece è fornito come un preparato di colore bianco che diluito è pressoché trasparente.

Riferiscono i colleghi, ponendo una pietra tombale anche alla subteoria per cui non è vero che in America si può donare sangue anche dopo l’inoculazione a causa del Grafene.

Arrivando così all’ultima teoria.

Il sangue dei vaccinati è pieno di “accumulo” o “accatastamento”

Teoria che usa volutamente un gergo atecnico, scorretto e incline alle battute per creare un ambiente da “persone comuni”, la teoria vede normali foto di vetrini spacciate per sangue “malato o marcio”.

Non sfuggirà la teoria nazista (mutuata dai romanzi di Harry Potter) per cui esiste una razza superiore dal sangue “puro” (in questo caso i novax) contrastata da una specie subumana dal sangue marcio (in questo caso i vaccinati).

Ma come per i folli deliri nazisti, anche questa è una fake news priva di ogni base scientifica.

Gli aggregati di globuli rossi discussi ed esibiti nei vari articoli, noti in medicina come “rouleaux” (dal termine francese che descrive una pila di monete) non sono un segno delle presunte anomalie descritte. Tampoco dell’accatastamento.

Possono (enfasi su possono) essere un segno di condizioni patologiche che aumentano le proteine del sangue come infiammazioni o mielomi, ma perlopiù si possono formare infatti in normali campioni di sangue quando vengono lasciati riposare per lungo tempo o nelle zone più spesse dello striscio di sangue.

Oltretutto le varie foto che compaiono nelle condivisioni sono disomogenee, prese da diverse fonti e l’equivalente di mostrare tagli di carne diversi scattati in diversi esercizi commerciali a diverse condizioni di conservazione per discettare sulla loro qualità.

Fattore denunciato da Reuters, che ha intervistato medici ed ematologici che riconoscono nella disomogeneità delle foto la chiara misura dell’assenza di metodo scientifico.

Quindi in America si può donare sangue anche dopo l’inoculazione. Non troverete nel sangue vaccinato accatastamenti, cumuli, grafene e alieni fatti di grafene.

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